Va a comprare il pane e si sente male: muore storico consigliere di Misano

IL LUTTO. Pietro Sala aveva 83 anni: il malore la mattina di Capodanno. Fu consigliere Dc per 15 anni: venerdì il funerale.

Si era appena recato in centro paese a comprare il pane come era solito fare ogni mattina. Facendo però ritorno a casa è stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. È cosi che, mercoledì 31 dicembre, a Misano Gera d’Adda, è morto Pietro Sala, 83 anni. L’anziano, che abitava in via Padre Giacinto Maestri 10, era conosciuto in paese soprattutto per la sua attività politica a livello comunale: per 15 anni, dal 1980 al 1995, aveva coperto la carica di consigliere comunale della Dc con il sindaco Gianfranco Trevisan.

L’allarme dai passanti

La tragedia si è verificata intorno alle 8. Sala si era recato dal panettiere che si trova nella centrale via Roma. Dopodiché si era diretto verso casa camminando lungo la via Maestri. Arrivato all’altezza delle scuole del paese, a meno di 100 metri da casa, l’ottantatreenne ha accusato un malore e si è accasciato a terra senza riuscire nemmeno a chiedere aiuto. Alla drammatica scena hanno assistito alcuni passanti che sono subito corsi verso di lui. Capita la gravità della situazione hanno dato l’allarme chiamando il 112. Sul posto sono poco dopo intervenuti i mezzi di soccorso del 118.

Il tentativo di rianimazione

Gli operatori sanitari hanno tentato di rianimare l’anziano sottoponendolo a un massaggio cardiaco per più di mezzora. Alla fine, però, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La sua salma è stata poi composta nell’abitazione dove viveva con la moglie. L’ottantatreenne lascia nel dolore anche tre figlie. Il funerale di Pietro Sala sarà celebrato venerdì, alle 15, nella chiesa parrocchiale. «La notizia della sua morte – commenta il sindaco Ivan Tassi – ci ha colti all’improvviso e ci ha lasciati affranti: durante la sua esperienza in Consiglio comunale ha sempre dimostrato grande impegno per la crescita del nostro paese. Alla sua famiglia esprimiamo la vicinanza della nostra comunità».

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