Violenza domestica nella Bassa: minaccia la moglie e i figli, scatta il braccialetto elettronico

IL CASO. La donna e tre figli fuggono da casa dopo vent’anni di violenze. Marito allontanato e sorvegliato con il braccialetto elettronico.

Romano di Lombardia

Una drammatica vicenda familiare è emersa nei giorni scorsi nel cuore della Bassa Bergamasca, dove una donna di 40 anni di nazionalità romena ha trovato il coraggio di denunciare oltre vent’anni di violenze subite tra le mura domestiche. Con lei, anche i tre figli minori.

La denuncia è stata presentata ai carabinieri della Stazione di Romano di Lombardia: qui la donna si è rivolta dopo l’ennesimo episodio: una grave minaccia telefonica da parte del marito, un connazionale 40enne, che ha rappresentato l’ultima goccia in una lunga sequela di abusi. Le violenze, secondo quanto ricostruito, sarebbero iniziate fin dal giorno del matrimonio, celebrato nel 2003, e si sarebbero ripetute negli anni, spesso alla presenza dei figli.

Accoglienza in una struttura protetta

Dopo la denuncia, i carabinieri hanno attivato immediatamente il percorso di tutela previsto per le vittime di violenza domestica. La donna e i bambini sono stati accolti in una struttura protetta, grazie anche al supporto dell’Ospedale e del Centro Antiviolenza “Sirio” di Treviglio. L’intervento coordinato ha consentito di mettere in sicurezza l’intero nucleo familiare.

Misure cautelari per il marito

Sulla base delle indagini condotte dai militari e dei riscontri raccolti, la Procura della Repubblica di Bergamo ha chiesto al Giudice l’applicazione di misure cautelari. Il 6 maggio scorso, il provvedimento è stato eseguito: per l’uomo è stato disposto l’allontanamento dall’abitazione familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli, con una distanza minima di 500 metri. È inoltre previsto il monitoraggio continuo tramite braccialetto elettronico.

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