Caduto mentre cercava funghi: l’abbraccio con i soccorritori

COSTA VOLPINO. Michele Mazzucchelli, 25 anni, aveva battuto la testa. Era stato salvato da due persone, le ha rintracciate per ringraziarle.

È tornato a casa, dopo quattro giorni di ricovero in ospedale, Michele Mazzucchelli, il giovane che sabato scorso era caduto a Costa Volpino mentre cercava funghi in un bosco sotto il rifugio Magnolini: aveva battuto la testa e, per un momento, aveva perso i sensi. Quando si era ripreso, aveva chiesto aiuto e per fortuna nella stessa zona, tra le località Fontana Fredda, Ramello e Forcellino, due suoi compaesani lo avevano aiutato e assistito fino all’arrivo dell’eliambulanza; una volta tornato a casa, ha voluto rintracciarli per incontrarli e ringraziarli.

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A raccontare quanto accaduto è lo stesso Mazzucchelli, 25 anni, tecnico progettista di impianti di illuminazione, impiegato in una grossa azienda a Milano, ma con il pallino per la musica e la passione per la montagna e le camminate nei boschi. Appena riesce, torna a casa a Corti per dedicarsi a questi suoi interessi. «Anche la mattina di sabato scorso ero partito da casa per andare a raccogliere funghi nella zona di Ramello, un posto che frequento abitualmente e dove in passato non avevo mai avuto problemi. Mi ricordo che mi sono avventurato all’interno del bosco, ma forse perché il terreno era bagnato e accidentato sono scivolato e sono caduto in fondo alla valletta sottostante».

Una caduta di circa 20 metri, al termine della quale Michele aveva battuto la testa e perso i sensi: «I miei ricordi sono ancora confusi e frammentati; so solo che quando mi sono ripreso, ho iniziato a gridare per chiedere aiuto». In zona c’erano due altri cercatori di funghi, Claudio Facchinetti e Michela, anche loro di Costa Volpino, che si sono avvicinati e hanno iniziato a parlargli: “Piano piano, sono riuscito a risalire la valletta e a raggiungerli; Michela mi ha quindi aiutato a raggiungere il prato vicino, mentre Claudio stava chiamando il 112».

L’Areu aveva fatto intervenire l’eliambulanza che aveva trasferito al Papa Giovanni di Bergamo il 25enne: «Visto come potevano andare le cose, credo di essere stato fortunato. Mi sto riprendendo, oggi indosso ancora il collarino che dovrò portare per qualche giorno e ho alcuni punti di sutura in testa». Una volta dimesso dall’ospedale, martedì, è tornato a Corti e da lì ha lanciato un appello su Facebook per capire chi fossero i suoi soccorritori e ringraziarli: «Non mi ricordavo chi fossero, ma è bastato mettere un messaggio sul gruppo Sei di Costa Volpino se… per individuare subito Claudio e Michela che poi sono venuti a trovarmi a casa. È stato un incontro emozionante, per di più, mi hanno aiutato a ricordare quello che mi era successo e piano piano le singole tessere stanno andando al loro posto».

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