Gabriele reagisce dopo lo schianto, Pianico tifa per lui

L’incidente Il tredicenne si è ferito sabato su una pista di motocross: ora è ricoverato in terapia intensiva a Bologna.

Primi incoraggianti segnali di ripresa per Gabriele Lumina, il giovane pilota di Pianico che sabato scorso è rimasto coinvolto in un grave incidente mentre si allenava su una pista di motocross in provincia di Modena. Ricoverato in un letto di terapia intensiva all’ospedale Maggiore di Bologna, dove i medici lo hanno operato e lo tengono sedato in uno stato di coma farmacologico, il tredicenne inizia a reagire agli stimoli del personale sanitario: ieri ha ricominciato a muovere gli arti. Per i genitori che si alternano dentro la sua stanza in modo da non lasciarlo da solo neanche un minuto, può tornare la speranza dopo la paura e l’angoscia dei giorni scorsi.

«Siamo felici – ammette il papà Stefano Lumina – per quanto abbiamo potuto vedere: piccole risposte agli stimoli dei medici, che hanno iniziato a ridurre la sedazione, ma che ci danno un enorme conforto e coraggio». Stefano e la moglie hanno trovato un alloggio a poca distanza dall’ospedale bolognese e stanno ricevendo continuamente messaggi di affetto e di vicinanza: «Sono tante le persone che ci hanno chiamato e che si sono preoccupate per Gabriele, e sono convinto che in qualche modo questa vicinanza arrivi anche a lui e gli faccia bene». Gabriele Lumina ha iniziato a rispondere alle sollecitazioni dei medici ieri mattina - martedì 24 maggio - consentendo così di aggiungere elementi di cauto ottimismo ad un quadro clinico che, fortunatamente, non è mai precipitato nonostante la gravità dell’incidente.

Sabato l’incidente

Sabato mattina era in pista quando, per cause su cui ancora le forze dell’ordine stanno indagando con il supporto de gestori dell’impianto, ha perso il controllo della sua moto, 85 centimetri cubi di cilindrata, ed è stato sbalzato dalla sella. «Pur indossando il casco – racconta ancora il papà - ha riportato un violento trauma cranico; il primo a intervenire è stato un medico che si trovava all’interno del circuito, poi il personale dell’eliambulanza lo ha aiutato a respirare. Mi hanno spiegato che il cuore ha sempre funzionato regolarmente e che gli organi interni non hanno riportato danni. Ora aspettiamo che si risvegli e che apra gli occhi. È il nostro desiderio più grande».

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