Il funerale di Carizzoni: «Addio Giancarlo, eri un vulcano, hai avuto una vita intensa»

Castro Ad attendere la salma tantissime persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Il tecnico è morto la sera dell’11 maggio a Vicenza in seguito a un infortunio sul lavoro in un’acciaieria.

«Giancarlo era un vulcano di idee. Mi diceva: poi sarai tu a fare un riassunto. La gente pensa che la qualità della vita si misuri nella lunghezza degli anni, per i cristiani non è così, se quella vita la si vive intensamente vale più di una vita lunghissima. Per Giancarlo è stato così». Così don Marco Perletti, amministratore parrocchiale di Castro, ha ricordato Giancarlo Carizzoni, il cinquantaseienne scomparso la sera dell’11 maggio scorso in ospedale a Vicenza dopo essere rimasto vittima di un fatale infortunio sul lavoro all’interno delle Acciaierie Beltrame, nella città veneta.

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I funerali si sono tenuti nel pomeriggio di venerdì 20 maggio nella chiesa di San Giacomo a Castro, poco distante da via Rocca, dove l’uomo viveva con la sua famiglia: ad attendere la salma tantissime persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Giancarlo era una persona molto conosciuta, un tecnico altamente qualificato che, hanno ricordato gli amici, non si tirava mai indietro se c’era da dare una mano e fare qualcosa per la comunità. La stessa comunità che oggi si stringe nel dolore vicino alla moglie Rosanna Gallizioli, al figlio Alberto di 19 anni, alla figlia di 13 e a tutti i parenti.

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