La Polisportiva Disabili Val Camonica piange la sua Valeria: «Una leonessa»

ROGNO. Tra le prime atlete sugli sci, affetta da nanismo, si è spenta a 59 anni per una malattia. È stata a lungo dipendente della Comunità montana. Il sindaco: «Lascia un grande vuoto».

Oggi (7 gennaio) alle 14,30 nella chiesa di San Vigilio a Rogno saranno celebrati i funerali di Valeria Delvecchio, storica dipendente della Comunità montana (prima Alto Sebino, poi Laghi bergamaschi) e fra le prime sciatrici della Polisportiva Disabili Valle Camonica. Affetta da nanismo, una sindrome che non ha mai avuto problemi ad affrontare con leggerezza e con il sorriso sulle labbra, Delvecchio è morta venerdì a 59 anni in seguito a una malattia che negli ultimi tempi l’aveva tenuta lontana dal lavoro.

Silvano Fusari, il direttore dell’ente sovracomunale, è il collega che più di tutti ha condiviso con lei quasi quarant’anni di servizio: «Valeria affrontava la vita come una leonessa: mai ferma, sempre attiva e pronta ad aiutare tutti. Spesso testarda, sapeva correggersi e riconoscere i propri sbagli senza inventare scuse. Anche durante la prima fase malattia voleva venire in ufficio perché con noi si sentiva protetta e valorizzata. Nel secondo periodo, dopo un delicato intervento chirurgico, voleva ricominciare il prima possibile: mi chiamava e mi diceva che se avevamo bisogno di lei, in qualche modo era pronta a darci una mano. In pratica abbiamo lavorato insieme 38 anni e volevamo andare in pensione insieme… non ci siamo riusciti».

Gigliola Frassa, presidente della Polisportiva Disabili Valcamonica, aggiunge: «Valeria era una ragazza dolce ed è stata tra le prime atlete della Polisportiva, attiva soprattutto nell’attività dello sci. Ha partecipato con successo a molte gare di sci alpino negli anni 2000 ed è stata un esempio per tanti altri che hanno poi iniziato a sciare con noi. Dopo aver tolto gli sci, ma la ricordiamo ancora qualche anno fa impegnata sulle nevi dei nostri comprensori, ha fatto parte negli ultimi anni del Consiglio direttivo portando sempre il suo contributo in termini di idee, di consigli, di partecipazione, non mancando mai nelle iniziative di solidarietà della nostra società. La Polisportiva perde un suo pezzo di storia». Il ricordo di Valeria Delvecchio è completato dal sindaco di Rogno, Cristian Molinari: «Era un’amica: a San Vigilio e Monti ci conosciamo tutti, cresciamo insieme e facciamo tutti parte di un’unica grande famiglia. A lei mi legava anche l’impegno sociale: faceva parte del consiglio parrocchiale, dove l’ho vista l’ultima volta un mese fa, proveniva da una famiglia che ha fatto del volontariato e della solidarietà la propria cifra. Lascia un vuoto enorme in tutti noi, ma anche il ricordo di una bellissima persona». Delvecchio lascia nel dolore tre fratelli, Giorgio Marino e Claudio, le rispettive compagne e le nipotine di cui parlava sempre con affetto e tenerezza.

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