La tragedia in acciaieria a Vicenza, è arrivata a Castro la salma di Giancarlo Carizzoni

Castro Giancarlo Carizzoni, 56 anni, era rimasto folgorato. Lascia la moglie e due figli. Giovedì 19 maggio la veglia, venerdì i funerali.

Saranno celebrati venerdì 20 maggio alle 16, nella chiesa parrocchiale di Castro, i funerali di Giancarlo Carizzoni, il 56enne morto la sera dell'11 maggio in ospedale a Vicenza dopo essere rimasto vittima di un grave infortunio sul lavoro all’interno delle Acciaierie Beltrame, nella città veneta. La salma è arrivata a casa soltanto mercoledì, nell’abitazione di via Rocca, dove l’uomo viveva con la moglie Rossana Gallizioli e i due figli Alberto e Alessia di 19 e 13 anni. Qui è stata allestita la camera ardente e oggi alle 19 si terrà la veglia funebre. Carizzoni lavorava per la Euromec di Colere, con sede operativa a Berzo Inferiore, in valle Camonica: l’azienda è specializzata nello sviluppo e nella manutenzione di impianti industriali. Carizzoni era un tecnico altamente qualificato nel settore dei forni d’acciaieria, per i quali girava tutto il Nord Italia.

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L’incidente in azienda

Secondo le ricostruzioni eseguite dagli inquirenti per conto della Procura di Vicenza, il 56enne bergamasco nel pomeriggio di otto giorni fa stava indirizzando il materiale trasportato da una gru verso il punto di scarico, ma le funi del macchinario, guidato da un operaio di un’altra ditta, hanno toccato accidentalmente i cavi di media tensione. La scarica elettrica che è scaturita ha colpito il tecnico bergamasco, le cui condizioni sono subito apparse molto gravi. Poche ore dopo, il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove i medici avevano potuto prelevare le cornee.

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La salma a casa

Mercoledì, a una settimana di distanza, sono arrivate tutte le autorizzazioni necessarie affinché la salma potesse fare ritorno a casa, un’attesa, dovuta perlopiù a questioni burocratiche, che, secondo Mario Gualeni, ex sindaco di Castro, già segretario generale della Cisl di Bergamo e zio di Carizzoni, hanno aggiunto un’«ingiustificabile fatica a una famiglia già provata dal dolore». Ad alleviarlo, le testimonianze di affetto e di amicizia di tutte le persone che hanno avuto modo di conoscere Giancarlo, impegnatissimo in parrocchia e instancabile punto di riferimento per l’intera comunità di Castro.

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