Cronaca / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 19 Novembre 2025
Mercatini, luminarie e cena comunitaria per San Colombano a Parzanica
FESTA PATRONALE. Tra sabato 22 e domenica 23 novembre le celebrazioni religiose e comunitarie per San Colombano, cui è devoto il borgo montano affacciato sul lago d’Iseo.
Parzanica
Si dice che, a mettere le gambe sotto il tavolo in compagnia, ci si conosca e si ragioni meglio. Così il neoparroco don Giuseppe Azzola della parrocchia di San Colombano di Parzanica (è anche pastore della vicina Tavernola di Santa Maria Maddalena), cogliendo l’occasione della ricorrenza del patrono, ha organizzato per la vigilia, ovvero sabato 22 novembre, una semplice cena comunitaria per meglio conoscersi, per l’appunto.
Il convivio si terrà alle 19 nel salone dell’ex asilo in centro al paese, dove le cuoche volontarie serviranno trippa, strinù, pasta, patatine fritte, al prezzo di 20 euro per gli adulti e 8 per i bambini. Come dolce, torte fatte in casa e divertimento assicurato con canzoni e tombolata.
Per il patrono Messa e processione
Le voci della corale Santa Cecilia di Tavernola e le note della banda «Religio et Patria» accompagneranno la celebrazione.
Domenica 23 novembre invece si celebrerà la ricorrenza con la solenne Messa delle 15 a cui seguirà la processione con la statua lignea del Santo per le vie del centro storico: la Messa sarà accompagnata dalla corale Santa Cecilia di Tavernola e la processione dalla banda «Religio et patria» di Tavernola.
Tre le chiese dedicate a San Colombano in Bergamasca
Parzanica è tra le tre chiese bergamasche, con Valtesse e Vaprio d’Adda, dedicate al monaco irlandese, fondatore dell’abbazia di Bobbio, in provincia di Piacenza, che nell’Alto Medioevo divenne uno dei centri religiosi e culturali più importanti.
È del tutto verosimile che i monaci colombaniani siano giunti anche a Parzanica percorrendo le vie della Valcamonica, del Sebino e della Valcalepio.
Poco o nulla si sa di come sia giunto nel piccolo paese montano il culto di San Colombano, la cui statua bianca di pietra, con la colomba sulla spalla sinistra, dal 1512 domina sul Sebino dalla sommità della torre campanaria. Un elemento che non passa inosservato. È del tutto verosimile che i monaci colombaniani siano giunti anche a Parzanica percorrendo le vie della Valcamonica, del Sebino e della Valcalepio. Il bassorilievo in cotto della lunetta esterna sopra il portale ritrae il santo accanto al re dei longobardi Agilulfo che, convertito al cristianesimo dalla regina Teodolinda, gli offrì il territorio di Bobbio.
A corollario, mercatini e luminarie
Come tutte le feste patronali, sacro e profano si mescolano. Ci saranno i mercatini degli hobbisti, le luminarie, i prodotti della storica e premiata forneria Gabanelli che ha già sfornato i primi panettoni e tante prelibatezze.
Chi volesse trattenersi per il pranzo non ha che l’imbarazzo della scelta: la cucina tradizionale dell’altrettanto storica trattoria «Alpina» di Luisa Danesi che ha rinnovato i locali, l’agriturismo «La Freschera», ormai rodato da più di 20 anni, delle sorelle Alessandra e Tania Bettoni, e il recente «Belvedere» di Alessandra Paissoni.
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