Schianto in galleria a Marone, muore operaio 61enne di Costa Volpino

La tragedia Il furgone sul quale viaggiava è finito contro un camion nel pomeriggio di lunedì 13 giugno.

Un operaio di 60 anni, dipendente di una ditta di Costa Volpino, è morto lunedì pomeriggio a Marone, sulla sponda bresciana del lago di Iseo, mentre tornava a casa al termine della giornata lavorativa.

Fabio Agatino, originario della Sicilia, si era trasferito nell’alto Sebino bergamasco e lavorava per la GTech, un’azienda specializzata nella fornitura di sistemi anti incendio industriali e civili.

Lunedì mattina il sessantenne aveva iniziato la settimana raggiungendo la sua sede e da qui era partito a bordo di un furgone in compagnia di un collega per raggiungere il cantiere assegnatogli, nel Bresciano.Al termine della giornata, stava percorrendo la strada per tornare a casa. Mancavano pochi minuti prima delle 18 e Agatino era alla guida di un furgone; accanto a lui, seduto sul sedile del passeggero, il suo collega.

Stavano percorrendo una delle numerose e lunghe gallerie della strada provinciale 510, nel tratto fra Iseo e Pisogne. All’improvviso, per cause ancora in corso di accertamento, all’interno di un tunnel nel territorio di Marone ha perso il controllo del mezzo e ha invaso l’altra corsia di marcia, dove arrivava però un tir il cui conducente non è riuscito a evitare l’impatto. Lo schianto è stato tremendo, e i primi ad accorgersi che qualcosa di molto grave era appena successo sono stati altri lavoratori della Gtech di Costa Volpino, che viaggiavano su un’altra auto aziendale subito dietro il furgone coinvolto nell’incidente.

Lo schianto ha sbriciolato la cabina di guida, le borse con gli indumenti di ricambio e con gli attrezzi per il lavoro sono rotolate sull’asfalto. In base alle ricostruzioni effettuate dagli agenti della Polizia stradale di Iseo, il mezzo fuori controllo ha prima urtato il soffitto della galleria, poi si è messo di traverso e ha finito la sua corsa una cinquantina di metri oltre il punto dell’impatto. Gli altri automobilisti in transito hanno subito dato l’allarme e l’Areu ha mobilitato due eliambulanze, decollate da Bergamo e da Brescia, e atterrate all’esterno della galleria Vello Uno, dentro la quale sono invece potute entrate quattro autoambulanze e l’auto con il medico a bordo, il quale non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Agatino. Il collega che era con lui è invece stato portato in gravi condizioni ai Civili di Brescia, dove è stato ricoverato in codice rosso.

L’incidente si è verificato in un punto rettilineo. Tra le ipotesi che gli inquirenti stanno vagliano, ce ne sono diverse. La prima, è che Agatino sia stato colpito da un malore o da un colpo di sonno; l’altra, è che sia stato vittima di un attimo di disattenzione. Le testimonianze raccolte dagli agenti della Polizia stradale serviranno a delineare meglio il quadro di quanto accaduto.

La strada provinciale è stata chiusa al traffico e ha riaperto soltanto dopo le 21, quando i mezzi coinvolti nell’incidente sono stati rimossi e i veicoli sono riusciti a tornare a scorrere normalmente. Nel frattempo, erano stati indirizzati verso la litoranea della sponda orientale del Sebino, dove si sono formate lunghe code e sono stati registrati pesanti rallentamenti.

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