
Cronaca / Val Calepio e Sebino
Domenica 25 Maggio 2025
Siluri, da problema a «bioindicatori»
per gli inquinanti
LA CURIOSITÀ. Nel mar Mediterraneo lo si fa con i tessuti degli squali che finiscono nelle reti dei pescatori e, una volta analizzati, restituiscono un quadro sui livelli di inquinamento e sulla salute delle acque. Perché allora, per monitorare la qualità delle acque del lago d’Iseo, non fare lo stesso, ma con i siluri?
La proposta che potrebbe trasformare un problema in una nuova opportunità arriva dal professor Emilio Sperone, docente di zoologia dell’Università della Calabria. Ricercatore esperto di squali, più volte ospite della trasmissione «Geo&Geo», Sperone è intervenuto tra i relatori del convegno sulla qualità ambientale ed ecologica del lago d’Iseo organizzato dal dipartimento Ambiente, territorio e Protezione civile di Forza Italia Bergamo. «Il lago è un ecosistema molto complesso – ha spiegato ieri il ricercatore –, costituito da vari livelli trofici (il termine indica ogni anello della catena alimentare, ndr). All’interno degli ecosistemi ci sono i bioindicatori, organismi particolarmente sensibili al cambiamento ambientale e soprattutto agli inquinanti. Se monitorati sistematicamente, possono fornirci il quadro sullo stato di salute di un ecosistema».
Nell’ambito del suo lavoro di ricerca nei mari del Mediterraneo, Sperone utilizza gli squali. «Dai loro tessuti è emerso, per esempio, che sta aumentando il livello di arsenico nel Mediterraneo, un inquinante che, se supera i livelli di soglia, può diventare dannoso per il sistema nervoso – ha sottolineato –. E negli squali ho trovato anche microplastiche».
Luccio, tinca e siluro bioindicatori del Sebino
Quali potrebbero essere, quindi, i bioindicatori per il Sebino? «Luccio, tinca e siluro – risponde Sperone –. Specie il siluro, il cui livello trofico è superiore rispetto agli altri». Da super predatore, il siluro ingerisce pesci più piccoli, che a loro volta hanno bioaccumulato nel tempo determinati livelli di inquinanti presenti nelle acque del lago. E per inquinanti si intendono metalli, pesticidi, ma anche prodotti farmaceutici, sostanze organiche come idrocarburi o detergenti, batteri, ma anche sedimenti, microplastiche o altre sostanze, perché anche il calore è un inquinante».
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