L’albergo diffuso di Ornica riparte con dieci giovani

ALTA VAL BREMBANA. Dopo 14 anni si conclude l’attività delle «Donne di montagna». Il testimone a un nuovo gruppo: «Amplieremo la recettività anche nelle baite».

Nato 14 anni fa, fu allora il primo esempio di «Albergo diffuso» in Lombardia. Gestito finora dalla cooperativa «Donne di montagna», un gruppo in rosa che decise di mettersi in gioco per il bene della piccola comunità di Ornica. Dopo 14 anni quella esperienza si conclude, la cooperativa si scioglierà questo mese.

Ma con un passaggio di testimone e una nuova genesi, una nuova cooperativa che andrà a continuare ancora l’«albergo» che, nato sotto il Pizzo dei Tre Signori, ora si è fatto conoscere ben oltre le Orobie. Con clienti arrivati da tutta Italia e anche dall’estero.

La nuova cooperativa

Una decina di giovani, dai 20 ai 40 anni, pronti a ridare slancio – tramite appunto nuova cooperativa – alla ricettività del paese. Paese ormai, purtroppo, diventato anche simbolo dello spopolamento dell’Alta Valle Brembana: abitanti scesi in pochi anni da 200 ai 140 attuali, bambini che non nascono da tre anni. Eppure si «resiste». Loro vogliono resistere e provare ancora. «In paese ci sono diversi gruppi di volontari, ognuno per impegni diversi – dice Daniel Milesi, 34 anni, tra i promotori –, così è nata l’idea di unirci per metterci in gioco per la nostra comunità. Per ora siamo in una decina, giovani, ma vogliamo coinvolgere anche le tante aziende agricole che ci sono sul nostro territorio, valorizzare i loro e “nostri” prodotti».

Punto di forza della cooperativa, così come lo fu per quella costituitasi nel 2009, sarà l’albergo diffuso, composto ora da sette alloggi di proprietà del Comune. «Vorremmo potenziare quanto di buono è stato fatto in questi anni – continua Milesi –. Raccogliamo un’eredità importante, che è stata assolutamente positiva per il nostro paese. L’idea – continua – è eventualmente quella di ampliare la recettività, anche con alloggi privati e, perché no, anche con alcune baite, se questo sarà possibile».

Poi ci saranno gli eventi, le iniziative, come ce ne sono state tante in questi 14 anni grazie alle «Donne di montagna». «Sicuramente verranno ancora proposte – continua Milesi – e abbiamo in mente anche altre iniziative. Nulla di straordinario, perché il nostro resta un piccolo paese, dove ci cerca soprattutto la tranquillità, il contatto con la natura, il ritorno a una vita a misura d’uomo, alla cose genuine e di una volta: tutto sarà rivolto alla valorizzazione delle nostre risorse naturali, storiche: il paesaggio, la montagna, la rete di sentieri per i quali abbiamo recentemente realizzato anche una mappa».

L’obiettivo finale resta quello di creare anche opportunità di lavoro e contrastare lo spopolamento. Ornica ha già da tempo avviato l’esperienza positiva di un call center che dà lavoro ad alcuni residenti in paese e vicini. Ma non basta per tenere le famiglie a Ornica e contrastare la denatalità. «L’attività nella cooperativa – continua Milesi, operaio alla Sanpellegrino – potrà rappresentare un’integrazione ai lavori di ciascuno. Intanto partiremo con l’assunzione di una persona, poi vedremo». La partenza della nuova cooperativa, che guiderà il primo albergo diffuso nato in i Lombardia, è prevista per Pasqua.

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