L’Avis piange Domenico Giupponi. Una vita per gli altri e per San Pellegrino

IL LUTTO. Si è spento sabato 8 luglio, a 69 anni. Già presidente provinciale e regionale dell’associazione. Il sindaco: perdiamo una figura storica per la comunità.

Si è spento sabato sera, all’ospedale di San Giovanni Bianco, dove era ricoverato, Domenico Giupponi, 69 anni, medico di San Pellegrino, figura di spicco della sanità e del volontariato bergamasco e lombardo. Medico di base per decenni nella cittadina termale, ricercatore scientifico per il ministero della Sanità, presidente provinciale e poi regionale dell’Avis, direttore sanitario, fu anche medico accompagnatore della Filarmonica della Scala di Milano diretta da Riccardo Muti, in giro per il mondo.

È morto dopo una malattia scoperta la scorsa primavera. «Il 27 aprile era appena diventato nonno di Leonardo - ricorda la figlia Laura - e mentre io uscivo dall’ospedale lui entrava per la prima chemioterapia. Stasera (sabato per chi legge, ndr) io ero al capezzale di mio padre e quando mi hanno portato mio figlio Leonardo per essere allattato, mio padre se n’è andato. Per San Pellegrino una perdita importante - continua la figlia -. Tantissime sono state le testimonianze di affetto che ci sono arrivate».

Chi era Domenico Giupponi

Originario di Camerata Cornello si era poi trasferito a San Pellegrino. In entrambi i paesi era stato amministratore comunale. Poi una vita da medico, per gli altri. L’Avis su tutto: presidente provinciale dal 1998 al 2009, poi direttore sanitario dell’associazione, quindi presidente regionale per otto anni, dal 2009.

È stato direttore sanitario della cooperativa «In cammino» di San Pellegrino, della casa di riposo Oasi, medico alla clinica Quarenghi, consigliere dell’Associazione oncologica bergamasca e fondatore di un gruppo di volontari per l’ospedale di San Giovanni Bianco. «Fondamentale è stato il suo aiuto per San Pellegrino durante la pandemia di Covid - ricorda il sindaco Fausto Galizzi –. Pronto ad aiutare tutti durante quell’emergenza, anche se era in pensione. E anche ora era pronto a dare consigli. In tantissimi devono dirgli grazie. Un figura storica per la nostra comunità».

Fu anche ricercatore scientifico, in particolare sulla mappatura del genoma umano. Appassionato di musica lirica, era stato medico accompagnatore della Filarmonica della Scala e a San Pellegrino aveva fondato un’accademia musicale. «Ha traghettato l’Avis regionale per otto anni - lo ricorda l’attuale presidente e suo successore, Oscar Bianchi - in momenti anche difficili. Una perdita che lascia sgomenti».

Sposato con Bruna Monaci, anche lei medico, lascia i figli Laura, 34 anni e Carlo Andrea, di 37. La camera ardente sarà allestita domenica mattina nella chiesina di Caravaggio.

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