Lo schianto e la paura: un banale incidente si trasforma in tragedia

BRANZI. Con l’auto contro un muretto. Una quindicenne che viaggiava nel sedile posteriore perde conoscenza. Lui si allontana, trovato morto su un sentiero 4 ore dopo.

Il pensiero che qualcosa di irreparabile fosse successo. Che quell’incidente potesse aver avuto conseguenze mortali. Forse ha ingigantito a dismisura quanto accaduto. Un tracollo psicologico impensabile a cui probabilmente non è riuscito a reggere. Eros Passera, 55 anni, è stato trovato morto poco distante dal luogo in cui, quattro ore prima, si era schiantato in auto contro un muretto. Un tragico gesto, il suo. Abitava a Foppolo, faceva il custode del condominio «Tre Cime» ed era molto conosciuto in tutta la valle. Per alcuni anni era stato impegnato anche nell’attività amministrativa, come consigliere di minoranza a Valleve, il suo paese d’origine.

Tutto è iniziato la notte tra sabato e domenica 19 novembre, intorno alle 3. Eros, dopo una cena fuori, stava rientrando a casa a Foppolo, accompagnando anche tre ragazzi, tra cui la figlia quindicenne della sua compagna. Giunto poche decine di metri oltre il municipio di Branzi, sulla strada provinciale per Valleve, deve avere sbandato. Con l’auto, una Ford Focus, si è schiantato contro un muro sul lato di marcia. Non pareva un incidente di particolare gravità. Ma poco dopo la ragazza di 15 anni, che viaggiava sul sedile posteriore, ha perso conoscenza. Non hanno riportato, invece, gravi conseguenze, gli altri passeggeri: un altro uomo, una ragazza di 16 anni e un ragazzo di 15. Forse sono stati proprio quegli attimi, immediatamente successivi all’incidente - è l’ipotesi delle forze dell’ordine intervenute sul posto – a far cadere nella disperazione il 55enne.

L’uomo ha subito chiamato i soccorsi ma, poco dopo, si è allontanato dal luogo dell’incidente, mentre arrivavano l’ambulanza della Croce Rossa di San Pellegrino, i vigili del fuoco di Zogno e una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Zogno. La ragazza di 15 anni pare poi aver ripreso conoscenza. È stata portata in codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. La prognosi resta riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. Nel frattempo carabinieri e vigili del fuoco di Zogno avevano iniziato le ricerche del guidatore della Ford Focus. Eros, però, non era nella sua casa a Foppolo. A trovarlo, circa quattro ore dopo lo schianto, privo di vita, all’inizio di un sentiero poco distante dal luogo dell’incidente, sono stati i vigili del fuoco.

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Nulla lascia pensare a qualcosa di diverso di un tracollo psicologico per quanto successo poche ore prima lungo la strada di Branzi. Eros Pasera lascia in un dolore straziante la mamma, un fratello e la compagna. La salma, fino a domenica sera, era composta nella camera mortuaria del cimitero di Branzi.

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