Mimmo, una vita di politica e fotografia

IL LUTTO. È morto dopo una lunga malattia Claudio Maffi. Il ricordo di Pia Locatelli: «Non sapeva dire di no a nessuno».

È mancato a 79 anni, dopo una lunga malattia, Claudio Maffi, conosciuto da tutti come Mimmo, iscritto da sempre al partito socialista e attivo fotografo delle iniziative culturali. Originario di Città Alta, Maffi lavora come elettricista e tecnico radio, prima di trasferirsi a Zogno con la moglie. In Valle Brembana lavora per l’azienda F.I.R., Fabbrica italiana di Relé, che ha sede a San Pellegrino Terme, ma si distingue anche per l’impegno politico diretto alla sua comunità.

Eletto in Consiglio comunale a Zogno per due mandati, negli anni Novanta ricopre per un quinquennio anche il ruolo di vicesindaco e di assessore alla Cultura. Maffi è stato ricordato anche da Pia Locatelli, presidente della Fondazione Zaninoni: «Mimmo non ha mai fatto mancare il suo contributo, non sapeva dire di no a nessuno ed era sempre presente con la macchina fotografica, pronto a immortalare ogni iniziativa organizzata da Anpi, Parco dei Colli, Partito Socialista, Circolo culturale Nuovo Progetto e Fondazione Zaninoni. Nelle celebrazioni del 25 Aprile e del Primo Maggio ci siamo tutti voltati cercandolo tra la folla, ma purtroppo Mimmo non è più tra noi. Ci rimane il suo ricordo indelebile e il grande ottimismo che sapeva trasmettere».

Anche il fratello Ettore Maffi, che collabora con la biblioteca Gavazzeni di Città Alta, ricorda come «non ci ha mai fatto pesare la sua malattia e in questi tre anni ne ha parlato raramente. Ci siamo visti a marzo per un’iniziativa in Rocca, ma anche negli ultimi giorni il suo desiderio è stato quello di non far sapere a nessuno delle sue gravi condizioni di salute». Claudio Maffi è scomparso lo scorso 17 aprile e a novembre avrebbe compiuto 80 anni. Oltre ai fratelli Flavio ed Ettore, lascia i figli Paolo e Marco con le rispettive famiglie.

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