«Un bravo ragazzo come i suoi 7 fratelli»
Il dolore di Zorzone per Alessandro

Si era avvicinato all’arrampicata da pochi mesi ma la passione per lo scalare le montagne lo ha spinto, nel giorno di Ferragosto, a fare quello che in gergo si chiama «free solo», un’arrampicata in solitaria e senza protezioni, che però gli è costata la vita, sull’Alben, in Val Serina.

Non c’è stato nulla da fare per Alessandro Dolci, soli 15 anni, poca esperienza e tanta passione, che però non gli hanno consentito di esplorare in modo sicuro le nuove vie di arrampicata chiodate da alcuni giovani del posto e inaugurate da poco.

Il giovane è precipitato, forse da una cinquantina di metri, ed è morto, probabilmente sul colpo. Lo hanno cercato tutta notte, i soccorritori, ma il suo corpo è stato individuato solo domenica mattina 16 agosto, con il sorvolo in zona dell’elicottero del 118. La zona è impervia e boschiva e l’oscurità ha complicato le ricerche, che hanno portato al ritrovamento del corpo del ragazzo alle 7,45.

Stando a quanto è stato possibile sapere Alessandro sabato mattina era uscito al mattino per andare a lavorare, piccoli lavoretti che lo tenevano impegnato in questa estate. Nel pomeriggio aveva però espresso l’intenzione di voler andare a vedere una via che avevano chiodato un gruppo di ragazzi in località Corna del Nas. Alle 14 avrebbe quindi contattato un amico, chiedendogli indicazioni su come raggiungere la zona. L’amico non era però stato in grado di aiutarlo e gli aveva consigliato di chiedere ad altri, ma Alessandro non ha più contattato nessuno.

Nessuno ha più saputo nulla di lui, nemmeno i famigliari che, per incomprensioni del destino, credevano che Alessandro fosse al sicuro, ciascuno con qualcun altro. Hanno quindi scoperto del mancato rientro del giovane solo in tarda serata, quando si sono ritrovati tutti a casa. Tutti tranne Alessandro. È partita così la richiesta di intervento e subito si sono mossi i tecnici del Soccorso alpino della Sesta orobica, i Vigili del fuoco, i Carabinieri del nucleo forestale, una risposta massiccia, come e più del solito, per via della giovane età della persona scomparsa. I soccorritori non si sono mai fermati, hanno setacciato il territorio, per quel che potevano, data l’oscurità, tutta la notte. Hanno individuato la bicicletta del giovane in località Cascina bianca, a 1.400 metri di altitudine e ristretto il campo di ricerca. È intervenuto pure EliComo, abilitato al volo notturno, ma niente da fare: il ritrovamento è avvenuto alle luci del mattino, verso le 7,45, con l’elicottero del 118, decollato questa volta da Bergamo che una volta zona, ha individuato il corpo senza vita del giovane in fondo a un torrione del monte Alben, da cui è precipitato per una tragica fatalità.

«Aveva solo 15 anni Alessandro – racconta il sindaco di Oltre il Colle, Giuseppe Astori – ed era un ragazzo in gamba, come lo sono anche i suoi sette fratelli. Una famiglia impegnata nel sociale della piccola comunità di Zorzone. È anche grazie a loro infatti che proseguono le attività di rilancio della frazione perché ne fanno parte alcuni dei fratelli, tra cui Alessandro e Samuele, che giusto l’altro giorno ho sentito perché mi informava con orgoglio del successo che aveva ottenuto la loro sera sulla polenta. Sono otto fratelli e tutti bravi ragazzi, un gruppo, una famiglia davvero disponibile e altruista, che anche durante il lockdown non aveva fatto venir meno il proprio aiuto agli altri. Una famiglia integra, con un papà grande lavoratore e una mamma che “tira avanti” una famiglia numerosa. Alessandro lascerà un grande vuoto nel gruppo giovani e nelle nostre comunità».

La salma si trova nell’abitazione della famiglia a Zorzone. I funerali saranno celebrati martedì alle 15, dall’abitazione di via Giorgi per il cimitero, in caso di bel tempo; in chiesa parrocchiale in caso di maltempo.

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