Narcotizzato e ucciso per una rapina, i dipendenti di Bonomelli sotto choc: «Pensavamo a un malore»

L’omicidio. Parlano i dipendenti dell’impresa di onoranze funebri di Trescore. «Non vedendolo rientrare i famigliari hanno iniziato a cercarlo».

Sarà sottoposta nelle prossime ore all’autopsia la salma di Angelo Bonomelli, l’imprenditore ucciso lunedì 7 novembre a Bergamo da quattro persone arrestate nella mattinata di giovedì 10 novembre: secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i quattro avrebbero somministrato all’ottantenne fondatore del centro termale «Villa Ortensie» a Sant’Omobono un narcotizzante, mescolandolo in una bevanda che gli avevano offerto in un bar di Trescore, dove uno di loro si doveva incontrare con Bonomelli per questioni lavorative.

L’autopsia nelle prossime ore

L’esame autoptico chiarirà il tipo di sostanza che ha causato poi la morte dell’ottantenne, trovato senza vita il giorno successivo, martedì, in un parcheggio di Entratico, dov’era stato portato dai quattro dopo averlo narcotizzato e dove è stato derubato di cellulare, soldi e orologio d’oro. Le telecamere della zona avrebbero ripreso tutto.La salma di Bonomelli è composta all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove appunto sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura.

I dipendenti sotto choc

«Era qui con noi nel tardo pomeriggio di lunedì, poi ci ha detto che doveva andare a giocare a carte con i suoi amici. Forse ha avuto qualche commissione da fare ed è andato a Entratico. Non vedendolo rientrare a casa per cena verso le 20, i familiari si sono preoccupati e hanno iniziato le ricerche, nella zona. Pensavano si fosse fermato a cena da qualche amico, ma purtroppo così non era». È quanto raccontano i dipendenti dell’impresa di onoranze funebri Bonomelli di Trescore Balneario: il loro fondatore Angelo Bonomelli, 80 anni. Il delitto risale proprio al tardo pomeriggio di lunedì. Inizialmente anche i dipendenti avevano pensato a un malore improvviso, senza sospettare un delitto, anche perché l’uomo era del tutto tranquillo.

Leggi anche

© RIPRODUZIONE RISERVATA