Non c’è il soffitto, ma il cielo aperto nelle nuove aule di Cerete e Gorlago

Realizzate dalle amministrazioni comunali, potranno ospitare lezioni ma pure altre iniziative. Nel paese seriano, tra i progettisti la sindaca Locatelli. E per entrambe, hanno collaborato gli stessi studenti.

A distanza, senza banchi, in sicurezza e al cielo aperto: sono le aule di cui si sono dotati Cerete e Gorlago.

Venerdì a Cerete l’inaugurazione dell’aula all’aperto realizzata dall’amministrazione comunale nel Parco Brolo al Vescovo, a Cerete Basso: 15 posti divisi in cinque panche da tre posti l’una, che permettono grazie alla posizione dello schienale di mantenere le distanze tra i bambini. Nel progetto anche una panca per l’insegnante e una lavagna di legno. Nessun tavolo, l’aula è destinata alle lezioni frontali mentre per i momenti di laboratorio vi sono alcuni tavoli con panche. C’è anche una pavimentazione in gomma, oltre alle panche disegnate dalla sindaca Cinzia Locatelli e realizzate dall’azienda Pacchiarini di Onore e per la parte di carpenteria dal fabbro di Cerete, Moreno Facchinetti.

«È uno spazio progettato per le lezioni all’aperto della scuola primaria, ma potrà diventare anche un luogo di incontro per altri momenti della giornata, come venerdì che è stato utilizzato dal parroco per la catechesi, ma anche la sera grazie alle lampade che abbiamo posizionato per illuminare lo spazio dell’aula – ha spiegato la sindaca –. Abbiamo finanziato l’opera con circa 17mila euro di fondi residui dei bandi del decreto Rilancio». Entusiasti i bambini e anche le insegnanti che dall’inizio dell’anno hanno intrapreso un percorso per le lezioni all’aperto. Il progetto era tra le idee dell’amministrazione ma era anche una delle richieste del nuovo consiglio comunale dei ragazzi presieduto dalla sindaca Matilde Zamboni. «Queste iniziative riempiono il cuore di gioia, perché da una situazione negativa è stato creato un luogo bello e funzionale che andrà a beneficio di tutta la comunità - ha commentato la senatrice Alessandra Gallone –. Quella di Cerete è un’iniziativa virtuosa che deve essere contagiosa. Un progetto lungimirante promosso da un piccolo comune di montagna che ha scelto di investire per riqualificare prima la scuola primaria, poi la materna, realizzare un nuovo centro sportivo e ora l’aula all’aperto, servizi importanti per le famiglie, che possono contribuire ad evitare lo spopolamento».

Durante la mattinata sono stati presentati anche due progetti del Consiglio comunale dei ragazzi: uno dedicato alla sicurezza e l’altro all’ecologia. Dopo l’incontro con il comandante della Polizia locale e la consegna nei giorni scorsi di un opuscolo alle famiglie, venerdì sono state posizionate ad altezza bimbo e in luoghi strategici, diverse sagome in forex raffiguranti una volpe con messaggi che ricordano ai più giovani alcune norme del codice della strada. A conclusione del progetto «Ci vuole un albero» sono stati poi consegnati ai bambini 100 alberi tra ciliegi selvatici castagni e meli, ricevuti in dono da Ersaf. «I bambini li potranno piantare nei loro giardini e gli alberi, crescendo, potranno diventare un ettaro di bosco diffuso» ha aggiunto Locatelli.

E in Val Calepio

A Gorlago la nuova aula didattica all’aperto è immersa nel verde, a pochi metri dalle scuole. Sono 100 metri quadrati di spazio disponibile, con la copertura ma senza muri, a prova di Covid. L’intervento è costato 40 mila euro: è stato finanziato da fondi europei Pon (15 mila euro) e risorse comunali. Ieri l’inaugurazione. «Quest’aula – spiega la sindaca Maria Elena Grena – è un’aula a tutti gli effetti, i nostri studenti hanno la possibilità di stare all’aria aperta in maniera confortevole. Darà la possibilità di fare lezione fuori ma anche di svolgere spettacoli, letture, imparando a conoscere la natura e il territorio».

L’assessore comunale alla Cultura, Cristina Vismara, ha descritto i nuovi spazi multicolor : «L’aula è stata addobbata dai nostri studenti, è emblema del grande interesse dei bambini e dei ragazzi a questo progetto».

Il dirigente scolastico Marco Remigi ha partecipato alla mattinata di festa con le insegnanti e una piccola delegazione di studenti. Oltre ad aver fatto gli onori di casa, il preside ha suonato la chitarra e diretto un trio musicale di studentesse. «L’aula potrà essere utilizzata non solo dalla primaria ma anche dalla secondaria – spiega il dirigente scolastico - , in tutto qui a Gorlago abbiamo 350 studenti, chiaramente adesso in tempo di Covid si potranno ospitare venti ragazzi alla volta. Questi spazi sono flessibili per piccoli eventi, recite e concerti. È una piccola arena». Il parroco don Giovanni Locatelli ha benedetto la struttura e i partecipanti.

Alla manifestazione è intervenuto l’assessore regionale alla Cultura, Stefano Bruno Galli, a cui il sindaco ha donato il libro sul paese. «Per ricomporre il nostro rapporto con la natura – ha detto Galli – l’istruzione e la cultura devono ripartire da queste nuove esperienze e progetti all’aperto, ecomusei, parchi archeologici, siti Unesco e tutto ciò che è frequentabile all’aperto».

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