Travolto da un’auto mentre tornava in bici dal lavoro, Albano piange Luca

ALBANO SANT’ALESSANDRO. Dolore per Luca Rossi, l’operaio investito da un’auto venerdì notte in via Cavour. Rientrava dal turno alla «Polynt» di Scanzorosciate. Avrebbe compiuto 53 anni il 22 gennaio.

Venerdì notte stava ritornando a casa con la sua bici, dopo il turno serale nell’azienda chimica «Polynt» di Scanzorosciate, quando in via Cavour ad Albano è stato travolto da una macchina. È morto sul colpo Luca Rossi, operaio 52enne del paese. Avrebbe compiuto 53 anni il 22 gennaio. La dinamica del tragico incidente è in corso di accertamento. Anche per la salma si attende il nulla osta del magistrato e la data del funerale non è stata ancora fissata.

L’incidente

Impressionante la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori l’altra notte. L’auto che ha investito il ciclista, una Peugeot Gt, aveva la parte anteriore fracassata e anche il tettuccio. L’impatto è stato violentissimo, in prossimità dell’incrocio con via Galvani, tra la rotatoria e il supermercato «Carrefour». La Peugeot Gt era guidata da un 22enne del paese che viaggiava verso l’incrocio con la vecchia Statale 42. Nell’impatto il 52enne è stato sbalzato di circa 50 metri, la bicicletta (si sta chiarendo se l’uomo fosse in sella o camminava con la bici in mano) è stata trascinata fino a 100 metri più avanti dal punto dello scontro. La Peugeot Gt invece è finita a 150 metri più a sud, all’altezza della rotonda che regola l’incrocio con l’ex Statale.Gli airbag della vettura sono scattati e il conducente è rimasto illeso. Il giovane è stato portato comunque in ospedale per i test su alcol e droga. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri. Sul posto anche la polizia stradale di Treviglio. Il personale sanitario del 118 è intervenuto cercando di rianimare l’operaio, ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Luca Rossi abitava in via Monte Grappa, nella zona collinare del paese. Lascia la fidanzata Roberta, i genitori, la sorella Andreina e il fratello Angelo.

«Ci hanno informati nella notte – racconta la sorella Andreina –, lui conosceva benissimo quel tragitto, lo faceva sempre per andare a lavorare, lavorava da tanti anni alla chimica di Scanzo. Era abituato a recarsi in ditta «Polynt» con la bicicletta e il suo zainetto. Gli dicevo sempre di andare in macchina, ma lui preferiva così per fare un po’ di movimento visto che il suo lavoro era sedentario».

Il 52enne era molto legato alla sua famiglia, viveva nella palazzina dove vivono anche i genitori: «Viveva qui ed era lui che aiutava i nostri genitori che sono anziani», aggiunge la sorella. Il 52enne era dedito soprattutto al lavoro e alla casa. «Era appassionato di viaggi, amava andare in Spagna con la sua fidanzata. Era un bravo ragazzo. Quanto accaduto non sembra ancora vero, non riusciamo a credere che non sarà più con noi».

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