Trescore, addio al barbiere e imprenditore Lacavalla

TRESCORE. Nell’84 era stato tra i fondatori dell’istituto scolastico «La Traccia». Aveva 72 anni. Sabato 10 maggio l’ultimo saluto.

Trescore è in lutto per la morte di Antonio Lacavalla, 72enne residente in paese e originario di Bisceglie, in Puglia. Si è spento alle 22,30 del 6 maggio all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo dove era ricoverato. Era molto conosciuto nella zona, in passato era stato barbiere in paese, in via Locatelli. Impegnato a lungo come imprenditore, Lacavalla è stato molto attivo nel movimento di Comunione e Liberazione. Nel 1984 è stato uno dei fondatori dell’istituto scolastico «La Traccia» di Calcinate, oltre che il primo presidente della Cpe, la cooperativa per l’educazione, il soggetto che in passato gestiva la scuola. La sua scomparsa lascia nel dolore la moglie Luisa e i figli Luciano, Marta, Eugenio e Caterina, tutti i familiari e i numerosi amici. La camera ardente da mercoledì mattina è allestita a casa, in via Rigamonti. L’ultimo saluto sarà sabato alle 10 nella parrocchiale.

L’impegno sociale

Al termine dell’attività giovanile di barbiere, Lacavalla è stato a lungo impegnato come imprenditore, soprattutto nel settore edilizio e immobiliare. Aveva costituito la cooperativa edilizia Casa 86 che ha realizzato numerosi edifici a Trescore e nei paesi limitrofi. Dopo l’esperienza con la cooperativa aveva fondato diverse società (nello stesso settore ma anche in quello agricolo) attive anche in Sicilia e in Tunisia. «È stato impegnato nell’ex Dc, a livello locale, ed è stato eletto consigliere comunale a Trescore negli anni Ottanta - ricorda il figlio Luciano -. In passato aveva costituito con altri soci un’agenzia viaggi in Kazakistan che aveva organizzato il viaggio apostolico del Papa Giovanni Paolo II, nel 2001, in Armenia e in Kazakistan. L’agenzia di mio padre era stata scelta dal Vaticano e lui ne era molto fiero». Anche i fratelli Giacomo e Giulio hanno parlato del suo grande impegno lavorativo e civile: «Antonio è stato sempre molto attivo a livello professionale e anche in Comunione e Liberazione oltre che nella Compagnia delle opere». Francesco Fadigati, rettore de «La Traccia», lo ricorda così: «È stato uno dei primi che ha accolto la richiesta fatta nel 1984 da Franco Nembrini per costruire un luogo in cui i genitori potessero comunicare il bene della vita ai propri figli».

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