Trescore come un set del cinema: due anni di riprese, cittadini attori

PELLICOLA. Girato in paese il film «Francesco e Maria», ambientato negli anni ’50.Il progetto del Circolo «Igea».

Trescore Balneario

Le vie e le piazze di Trescore hanno vissuto il fascino del cinema: per due anni il paese è stato un vero set cinematografico, con cittadini di tutte le età impegnati come attori, protagonisti e comparse nel film «Maria e Francesco», ambientato negli anni ’50. La storia intreccia tradizione, memoria e cultura locale, e ha un tocco di autenticità speciale: Maria e Francesco sono madre e figlio anche nella vita reale, interpretando i propri ruoli con grande naturalezza e partecipazione.

Coinvolti settanta cittadini

Il progetto, ideato e realizzato dai volontari del Circolo culturale «Igea», noto per le manifestazioni culturali e la partecipazione alla Festa dell’uva, ha coinvolto settanta cittadini tra adulti, giovani e bambini. Le riprese si sono svolte in 27 giornate distribuite su due anni, con scenografie e costumi realizzati interamente dai volontari. La colonna sonora originale, creata da Giuseppe Belotti e la sua Fisorchestra, contribuisce a ricreare fedelmente l’atmosfera degli anni ’50.

L’uso del dialetto

«Alcuni bambini hanno seguito lezioni dall’ex sindaco e storico Mario Sigismondi per padroneggiarne correttamente la pronuncia»

Un elemento distintivo del film è l’uso del dialetto bergamasco. «È stato impegnativo farlo imparare agli attori – spiega Lucia Zanga, presidente del Circolo –. Alcuni bambini hanno seguito lezioni dall’ex sindaco e storico Mario Sigismondi per padroneggiarne correttamente la pronuncia». Zanga sottolinea che l’uso del dialetto non è solo una scelta scenica: «Avremmo potuto usare non usare il dialetto ma volevamo trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio culturale prezioso insieme alla memoria delle tradizioni».

Temi religiosi e culturali

Al termine del montaggio il film sarà presentato alla cittadinanza in una serata speciale che unirà memoria, cultura e partecipazione civica.

Il film affronta temi religiosi e culturali, mostrando scorci del paese e atmosfere tipiche degli anni ’50, dai rintocchi delle campane ai suoni della campagna e della vita quotidiana. «Non è il nostro primo progetto – ricorda Zanga –: in passato abbiamo realizzato film su Gorlago e su Trescore, raccogliendo testimonianze degli anziani. Questo nuovo lavoro vuole continuare quella tradizione, creando aggregazione tra le generazioni e facendo partecipare attivamente la comunità». La fase di montaggio, curata interamente dal Circolo, è già in corso e dovrebbe concludersi nei prossimi mesi, con molta probabilità tra marzo e aprile. Al termine, il film sarà presentato alla cittadinanza in una serata speciale che unirà memoria, cultura e partecipazione civica, trasformando Trescore in un luogo dove la comunità può raccontarsi attraverso il cinema.

© RIPRODUZIONE RISERVATA