La coda dell’inverno «chiude» la stagione: oggi impianti aperti un po' ovunque

OROBIE. Dopo le precipitazioni delle scorse ore oggi riaprono il Pora e Colere. Pochi sciatori un po’ ovunque. E non aprono alcuni rifugi che tradizionalmente accolgono gli escursionisti già a Pasqua. Il punto delle situazione.

Torna, ancora una volta in questo inizio di primavera che è più una lunga coda d’inverno, la neve sulle Orobie. E la pioggia alle quote più basse. Ma stavolta le precipitazioni sui comprensori sciistici non sono certo una bella notizia per i gestori che si trovano a dover tenere chiusi gli impianti o comunque ad aprire con un’affluenza limitata a causa delle precipitazioni, proprio nel lungo weekend delle vacanze di Pasqua.

Colere

A Colere, dove gli impianti sono sempre rimasti chiusi quest’inverno nelle giornate di maltempo a causa dei problemi di sicurezza dovuti alla scarsa visibilità, da mercoledì a venerdì è rimasto tutto fermo. Negli ultimi giorni a quota 2.200 metri sono scesi altri 50 centimetri di neve, una ventina anche in Polzone, a quota 1.500. «Puntiamo a riaprire sabato, sperando nel meteo – spiegano i gestori di Colere Infinite Mountain –. Valuteremo poi per domenica 31 marzo e lunedì, ma le previsioni sembrano pessime». Confermati, per sabato, le gare del Campionato italiano di snowboard cross e l’evento con il Bepi e Michela Moioli, per la presentazione della nuova canzone dedicata all’atleta.

Pora

Al Pora di Castione della Presolana gli impianti sono ripartiti venerdì 29 marzo dopo tre giorni di stop, e sabato 30 è l’ultimo giorno prima della chiusura definitiva. «Abbiamo avuto una decina di centimetri di neve giovedì e pioggia venerdì», riferisce Sara Legrenzi, di Irta.

Lizzola

Anche a Lizzola è arrivata nuova neve nei giorni scorsi: 45 centimetri all’altezza del rifugio Mirtillo, una ventina a quota 1.500. «Rimaniamo sempre aperti almeno al mattino, nonostante il maltempo, perché ci sembra doveroso dare un servizio – spiega Omar Semperboni, della cooperativa Nuova Lizzola –. Teniamo al momento chiusa la pista del Sole, in Val Sedornia, per il pericolo valanghe, mentre sono aperte tutte le piste della zona tra 1.500 e 2.000 metri». Ai piedi del Sasna non è stata ancora fissata la data di chiusura degli impianti. «Viviamo alla giornata, molto probabilmente riusciremo ad aprire anche nel fine settimana del 6 e 7 aprile».

Piani di Bobbio

Nuova neve è arrivata anche ai Piani di Bobbio di Valtorta, dove gli impianti sono rimasti chiusi solo mercoledì, mentre ora sono regolarmente aperti sino a domenica 7 aprile, senza interruzioni. «Nella giornata di giovedì sono scesi altri 40/50 centimetri di neve, mentre venerdì ha piovigginato – spiega il gestore Massimo Fossati –. La neve rimane tantissima e non è un problema».

Foppolo

Non si sono mai fermati nemmeno gli impianti di Foppolo. «Le nevicate degli ultimi giorni hanno portato altri 60 centimetri, abbiamo mediamente tra un metro e un metro e mezzo di neve sul comprensorio – riferisce il gestore Marco Calvetti –. In questi giorni rimaniamo sempre aperti, anche se l’afflusso è modesto a causa del maltempo. Ci sono diverse persone negli alberghi e gruppi che avevano prenotato, quindi è giusto che garantiamo l’apertura».A Foppolo gli impianti rimarranno chiusi da martedì a venerdì prossimo, ma riapriranno per il fine settimana del 6 e 7 aprile.

Piazzatorre

Idem a Piazzatorre, dove invece il maltempo ha portato ad alcune giornate di stop questa settimana. «Alle nostre quote in questi giorni ha piovuto – spiega il gestore Renato Cristiano –. Apriamo sicuramente sabato (30 marzo, ndr), poi valutiamo in base al meteo per domenica e lunedì».

I rifugi

Il rifugio Gremei sarà aperto per Pasqua, con la doppia possibilità di menù fisso oppure alla carta. Anche il rifugio Capanna 2.000, ai piedi dell’Arera, aprirà per Pasqua. «L’unica via per salire è dalla località Plassa, a Zambla alta: da qui al rifugio non c’è nessun pericolo di slavine - precisano i gestori -. Sconsigliamo invece di andare oltre il rifugio». Ha deciso di rimanere chiuso, invece, il Calvi, nel territorio di Carona: «Sta nevicando da alcuni giorni, potrebbe esserci in zona il rischio di slavine, quindi abbiamo deciso di non aprire» dice il gestore Andrea Berera. Le nevicate dei giorni scorsi hanno costretto a restare chiusi diversi rifugi che solitamente per Pasqua erano aperti, come il Calvi a Carona, l’Albani a Colere e il rifugio al Passo San Marco, a causa delle difficoltà di accesso, del previsto maltempo e del rischio valanghe: l’ultimo bollettino di Arpa Lombardia parla di rischio 3 (marcato) sulle Prealpi bergamasche e bresciane, 3 in aumento a 4 (forte) su Orobie e Adamello, a causa della formazione di nuovi lastroni soffici e dell’incremento e sovraccarico di quelli già presenti, che portano al rischio valanghe sui versanti più ripidi, a qualsiasi esposizione.

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