Museo dedicato al disastro del Gleno, confermati i fondi: «Un anno per aprirlo»

L’INTERVENTO. Un vecchio cascinale in Vilminore concesso alla Comunità montana. Il sindaco Orrù: «La Regione garantisce lo stanziamento».

Nonostante lo slittamento del cronoprogramma dei lavori di oltre un anno, il finanziamento per il Museo dedicato al disastro della diga del Gleno sarà comunque confermato da Regione Lombardia. La struttura museale sorgerà nel Comune di Vilminore, in località Santa Maria, all’interno di un vecchio cascinale di proprietà comunale.

Si trova proprio a pochi passi dall’ex Centro di formazione professionale, altro edificio comunale in fase di restauro proprio in questi mesi, in vista di una sua rivitalizzazione come casa delle associazioni. Lo stabile è stato concesso in uso alla Comunità Montana Valle di Scalve, che è stata incaricata di seguire tutte le procedure dell’iter realizzativo vista la valenza sovracomunale del progetto.

La Soprintendenza

«La realizzazione dell’opera è in ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto perché è stato lungo l’iter per ottenere il benestare della Soprintendenza - spiega il sindaco di Vilminore Pietro Orrù -. Nell’accordo iniziale con Regione Lombardia era inizialmente previsto che il 1° dicembre 2023, in occasione del centesimo anniversario del disastro, l’opera venisse inaugurata. Di fatto, viene tutto prorogato di un anno».

Nei giorni scorsi, tuttavia, i Comuni scalvini hanno avuto una buona notizia. «Abbiamo avuto un incontro con i funzionari di Regione Lombardia per chiedere la conferma del finanziamento (che era stato annunciato tre anni fa, in occasione del 97° anniversario della tragedia, ndr) - prosegue il primo cittadino Orrù -. Ci hanno assicurato che faranno una delibera che confermerà il finanziamento».

Da qui potrà partire la gara d’appalto, che dà il via all’iter per giungere alla realizzazione dell’opera. Il progetto iniziale, dopo il vaglio della Soprintendenza, è stato di fatto completamento stravolto. «Ora viene previsto un mero intervento di restauro del fabbricato esistente - spiega ancora il sindaco -. L’edificio verrà restaurato ma mantenuto nel suo impianto».

Il costo dell’intervento

L’intervento avrà un costo ingente. «Si tratta di circa 1 milione di euro: 300mila euro sono stati finanziati dallo Stato, 700mila euro dalla Regione».

Il calendario

Sebbene non sia in programma la sua immediata realizzazione, è già stato previsto, tuttavia, anche un secondo lotto dell’intervento. «In questo step successivo viene previsto anche un ampliamento, mentre nel primo lotto non verrà inserito nessun corpo nuovo», assicura il sindaco.

Cambia, rispetto al piano iniziale, anche il costo dell’opera. «Inizialmente si prevedeva che con un milione di euro si potesse realizzare tutto il progetto - spiega il presidente della Comunità Montana Gabriele Bettineschi -. Come tutti gli altri enti, abbiamo dovuto fare i conti con l’aumento dei costi. Partiremo per ora solo con la ristrutturazione del fabbricato, in futuro cercheremo i fondi anche per l’ampliamento».

Con la ripartenza dell’iter, è stato fissato anche un nuovo obiettivo per il completamento dell’opera. «Speriamo che l’inaugurazione possa essere il 1° dicembre 2024», conclude Orrù. Dopo la full immersion di eventi organizzati nell’anno del centenario, la Valle di Scalve vuole continuare, infatti, a fare memoria del disastro, una pagina di storia a lungo rimasta nel buio.

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