Almenno vieta l’ingresso alle auto da Clanezzo. È «guerra» con Ubiale

Viabilità Il comune valdimagnino ordina lo stop la domenica per le auto provenienti dal comune confinante: troppo traffico e rischio incidenti. I brembani: danno al turismo. Ed è battaglia sul posizionamento dei cartelli.

Almenno San Salvatore dice basta al traffico sul proprio tratto di strada. Ubiale Clanezzo e la Comunità montana sono contrari e protestano.

Tra i due Comuni confinanti e divisi dal torrente Imagna è scoppiata la «guerra» a colpi di divieti e cartelli. Da lunedì 12 settembre, a 40 giorni dall’avvio dei lavori, riaprirà la strada comunale di collegamento tra Ubiale e Clanezzo. Il ponte, demolito e ricostruito nei pressi del municipio di Ubiale, è concluso. Tornerà così transitabile anche per pendolari e turisti la strada alternativa alla statale della Valle Brembana (nel tratto Sedrina-Almè), fondamentale quando l’arteria principale è intasata o bloccata per qualche motivo.

La domenica scatta lo stop per chi arriva da Clanezzo

Ma da domenica entrerà in vigore anche l’ordinanza del Comune di Almenno San Salvatore che vieta (esclusi i residenti di Ubiale e Almenno) il transito nei giorni festivi, dalle 16 alle 24, nella direzione Clanezzo-Almenno, per il tratto compreso tra il ponte sull’Imagna e la provinciale della valle Imagna. Negli anni scorsi il divieto, sempre nei festivi, era totale. E già in quelle occasioni Ubiale aveva storto il naso.

«Con la riapertura del Porto e della passerella - dice il sindaco di Almenno San Salvatore Michele Sarchielli - il passaggio di persone è aumentato. La strada dal ponte verso Almenno è stretta e senza marciapiedi. Già in passato ci sono stati incidenti e si è rischiato tanto. Il traffico è eccessivo e più volte si è bloccato tutto. Non voglio attendere il morto prima di prendere provvedimenti. Il senso unico verso Ubiale è per motivi di sicurezza. L’accesso al Porto è garantito. Se poi sulla statale ci saranno incidenti, è naturale che lasceremo passare, ma ricordo che sul ponte di Clanezzo c’è un divieto di transito per mezzi più larghi di 2,10 metri e con peso superiore ai 35 quintali. Non capisco la contrarietà di Ubiale: tolgo loro il traffico senza che debbano fare nulla e si lamentano».

Già in passato ci sono stati incidenti e si è rischiato tanto. Il traffico è eccessivo e più volte si è bloccato tutto

Ma Ubiale Clanezzo non è d’accordo. «Tutta la Giunta ha manifestato la sua contrarietà a tale decisione - dice il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Matteo Carminati -. La zona del Porto e della passerella rappresentano un’importante realtà turistica e il divieto di accesso da Ubiale rappresenta un danno, anche per le attività ristorative».

Contrario al divieto anche la Comunità montana, per voce del suo presidente Jonathan Lobati che ha scritto anche al Prefetto chiedendo quanto meno che si lasci il via libera in direzione Almenno in caso di blocco per incidente della statale.

La zona del Porto e della passerella rappresentano un’importante realtà turistica e il divieto di accesso da Ubiale rappresenta un danno, anche per le attività ristorative

La guerra dei cartelli, messi e poi rimossi

Ma lo scontro tra i due Comuni in questi anni è stato anche a suon di cartelli. Almenno, inizialmente autorizzato da Ubiale, aveva posato i cartelli di divieto sul territorio del comune confinante .Salvo poi vederseli togliere l’anno successivo. L’ultimo scontro a luglio di quest’anno: Ubiale ha chiesto e posizionato in territorio di Almenno i cartelli per avvisare della chiusura della strada a causa dei lavori al ponte nei pressi del municipio. Da Almenno il diniego, una diffida e la rimozione dei cartelli. Ora anche Ubiale si rivolgerà alla Provincia e al Prefetto. Ma Almenno sembra deciso a proseguire sulla sua strada (del divieto): «Prima lasicurezza delle persone, non cambio idea», replica Sarchielli.

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