Cameriera aggredita al bancone del bar: denunciato un 44enne

Palazzago. L’episodio prima dell’alba di giovedì I due non si conoscevano. L’uomo l’avrebbe afferrata alle spalle trascinandola fuori, poi le urla e la fuga.

Fuori è ancora buio, sono le 5,30 di giovedì mattina. Sulla Briantea poche auto e qualche camion. A Gromlongo, frazione di Palazzago, il bar «111» ha aperto da poco. Dentro, l’unica dipendente presente è una cameriera di vent’anni. Dietro il bancone, da sola, serve le colazioni per i clienti del primo mattino. Entra un uomo, non è un cliente abituale. Prende un caffè, paga con il bancomat, va in bagno, sulle spalle porta uno zainetto. Fin qui tutto normale.

Ma quando torna scatta qualcosa. La ragazza, che dà le spalle alla sala perché sta manovrando la macchina del caffè, viene afferrata alle spalle e trascinata fuori dal locale. L’uomo non molla la presa fin quando lei, urlando e divincolandosi con tutte le sue forze, non lo induce a fuggire, risalendo in auto e riprendendo la Briantea. E lasciando una marea di tracce: i filmati della telecamera a circuito chiuso del locale, il pagamento elettronico, la targa dell’auto che la giovane è riuscita parzialmente ad annotare.

I carabinieri sono riusciti a risalire al presunto assalitore, deferito a piede libero per l’assalto

I carabinieri della stazione di Almenno San Salvatore sono riusciti a rintracciare l’uomo in poco tempo e a denunciarlo a piede libero: si tratta di un 44enne di Brivio. Ma sulla vicenda sono ancora molti i punti da chiarire. I carabinieri, che hanno ricostruito l’episodio sentendo la vittima e analizzando i filmati, ritengono che l’aggressione sia stata compiuta a mani nude. Non è chiaro il movente dell’assalto, né se l’uomo avesse in mente un piano preciso oppure se abbia agito in seguito a un raptus. Certo è che sul piazzale davanti al bar è stato trovato un pezzo di plastica dura che avrebbe potuto essere usato come un’arma, ma ai militari non risulta che il sospettato l’abbia avuto in mano.

Escluso per ora l’uso di un’arma, anche se è stata trovato un pezzo di plastica dura

Per la titolare del locale, che ha potuto parlare con la sua dipendente e visionare i filmati, invece l’assalto è avvenuto con un’arma bianca: «L’ha aggredita con la minaccia di una lama e ha iniziato a trascinarla sino a portarla fuori dal locale, sino allo scivolo. Lei spaventatissima urlava e chiedeva aiuto e nel contempo tentava di liberarsi dalle braccia del suo assalitore. Finalmente è riuscita a divincolarsi ed è ritornata nel bar, lui è salito nella sua auto ed è fuggito. La ragazza, mi ha telefonato piangendo e mi ha raccontato quanto accaduto. Ho subito allertato il 112 e informato i carabinieri. Mi ha detto che sono stati attimi di terrore, l’ho accompagnata a casa, per fortuna non aveva ferite, ma solo un grande spavento che non dimenticherà facilmente».

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