Cronaca / Valle Imagna
Martedì 16 Dicembre 2025
Da Almenno San Bartolomeo parte la Babbo Natale parade. Raccolta fondi per Liam e Theo
L’APPUNTAMENTO. Organizzato dalla Pro loco per il 24 dicembre: un pomeriggio di festa con un obiettivo benefico.
Bergamo
La Pro loco Almenno organizza, per mercoledì 24 dicembre, la consueta «Babbo Natale parade», con un fine benefico, in una nuova modalità ed estesa a chiunque voglia vestirsi di rosso e seguire la slitta in moto o in auto, prima dell’arrivo al gran ritrovo finale aperto a tutti sulla pista di pattinaggio ad Almenno San Bartolomeo.
Con un fine benefico, appunto: i fondi raccolti dalle quote dei partecipanti saranno interamente devoluti ai gemellini Liam e Theo, affetti da malattia genetica e bisognosi di cure mediche particolarmente costose.
Il programma
Accompagnato da elfi, zampognari e tanta musica, Babbo Natale - con la sua slitta - porterà dolcetti e calore in diversi centri della zona, queste le tappe:
Ore 13,45: ritrovo in piazza Italia ad Almenno San Bartolomeo
Ore 14: arrivo di Babbo Natale
Ore 14,15: oratorio di Almenno San Salvatore
Ore 14,40: Fondazione Rota, Almenno San Salvatore
Ore 15,30: Casa Serena, Brembate di Sopra
Ore 16,30: Centro anziani, Almenno San Bartolomeo
Ore 17: Centro La Fornace, Almenno San Bartolomeo, ritrovo alla pista di pattinaggio aperto a tutti. Qui, l’Avis locale offrirà vin brulé a tutti i partecipanti.
Per partecipare è richiesta l’iscrizione tramite bonifico intestato a Pro Loco Almenno - Iban: IT50H0623052960000035593445 - con, come causale, nome e cognome del referente dell’iscrizione (basta un nome per ogni gruppo) o fisicamente alla Tabaccheria Viscardi al Centro La Fornace di Almenno San Bartolomeo. Altrimenti direttamente il 24 dicembre alle 13,30 in piazza Italia ad Almenno San Bartoloemo. Possono partecipare anche le aziende, contattando la Pro Loco via mail all’indirizzo [email protected].
Chi sono Liam e Theo
«I due gemelli Liam e Theo - spiegano gli organizzatori - sono affetti da un mutazione genetica rarissima che si chiama NEXMIF/XLID-98. È un piccolo errore nel Dna, che spegne piano piano le connessioni del cervello. Potrebbero non parlare mai, non camminare, non riuscire a capire ciò che li circonda, con rischi di epilessia, autismo e una disabilità intellettiva profonda. La speranza arriva dalla ricerca. Negli Stati Uniti, il dottor Heng-Ye Man ed il team di ricercatori hanno dimostrato che la reintroduzione del gene NEXMIF può ripristinare le connessioni cerebrali nei modelli animali. Ora serve trasformare quella scoperta in una cura reale per i bambini, ma c’è un problema enorme, i costi, per questo ogni donazione è vitale. Dove andranno le donazioni: a finanziare la ricerca genetica del dottor Man e il programma di sviluppo della terapia genica NEXMIF, a sostenere lo studio sul riposizionamento di farmaci già esistenti, a garantire ai gemelli terapie fisioterapiche e neurologiche intensive, tutte a pagamento».
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