Dai robot all’Aula fantasy, la scuola di Cepino è super digitale

SANT’OMOBONO. L’istituto Maria Consolatrice punta sulle nuove tecnologie Anche programmi di editing. «Ragazzi più consapevoli della potenzialità»

All’Istituto Maria Consolatrice di Cepino (Sant’Omobono) la tecnologia e la digitalizzazione hanno raggiunto una’importante potenzialità nella didattica sia alla scuola primaria sia nella secondaria grazie alla recente realizzazione delle aule di Informatica, Maker Space (Stem- Science, technology, engineering and mathematics), e Fantasy. La spesa è di 50mila euro finanziata in parte (33mila euro) attraverso un bando del Gal. L’aula d’informatica è stata adeguata alle nuove tecnologie: la postazione pc del docente è collegata con un televisore interattivo che diventa una lavagna multimediale in grado di sviluppare attività nelle quali gli studenti diventano protagonisti.

Spazio per sperimentare

«L’aula non viene usata solo per fare lezioni classiche di informatica, ma è uno spazio per sperimentare in ogni disciplina, dall’italiano alla matematica, dalla musica a inglese, poiché ogni docente può proporre attività nella quale è necessario interagire, creare al pc e dare dimostrazione di saper spiegare agli altri ciò che è stato cercato e prodotto a lezione», spiega la docente di tecnologia Elena Locatelli. Nell’aula Maker Space, finanziata dal Gal Valle Brembana e Imagna, con il patrocinio del Comune di Sant’Omobono Terme sono state installate diverse tecnologie didattiche: due stampanti 3D, bracci robotici, la fresa, il tornio, un macchinario che taglia con il calore il polistirolo, la Cricut (una sorta di stampante che permette di realizzare ritagli su varie tipologie di tessuti e di carta), e una fornitura di kit Lego Spike, per abbinare la costruzione dei mattoncini con la robotica e la programmazione.

Attorno ai tavoli c’è uno spazio libero che permette ai ragazzi di sperimentar soluzioni differenti per raggiungere un obiettivo prestabilito, rivoluzionando il concetto di lezione frontale, entrando nell’area del learning by doing. Il docente di matematica Filippo Amati spiega: «L’obiettivo è quello di implementare la didattica tradizionale con degli strumenti che possono dare un riscontro pratico e spendibile nel mondo di oggi. Un mondo che chiede di essere sempre più digitale, non dimenticando l’aspetto sociale e di confronto con l’altro. In questi mesi si è formata una commissione “tecnologica” composta dai docenti di matematica, scienze e tecnologia della primaria e secondaria, sotto la guida di don Luciano Manenti, esperto di tecnologie didattiche, che si ritrova per confrontarsi e sperimentare». Al primo piano è stata allestita l’Aula fantasy, uno spazio dove i ragazzi possono fare registrazioni, foto, creare video e grazie al green screen utilizzare programmi di editing per mettere sfondi particolare con loro protagonisti.

Disegno Cad e stampa 3D

Spiega il preside dell’Istituto è Luigi Sorzi: «Queste scelte innovative attuate nell’ultimo anno hanno come obiettivo l’acquisizione delle necessarie competenze trasversali riguardanti la formazione relativa ai linguaggi digitali e tecnologici. La robotica, i microcontrollori, il disegno Cad e artistico digitale, la stampa 3D sono state ripensate in chiave propedeutica non solo all’orientamento verso la scelta degli istituti tecnici, ma per permettere quella consapevolezza dei mezzi e delle potenzialità delle innovazioni digitali in ogni studente. Siamo molto orgogliosi delle nuove aule, perché permettono innanzitutto di creare una forte interazione tra studenti e docenti e ci danno la possibilità di aprire nuovamente le porte al territorio».

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