Sant’Omobono, le terme chiuse da tre anni: si riparte nel 2024

SANT’OMOBONO TERME. Lo stop dall’anno del Covid. Da dicembre previsti i lavori di riqualificazione per 1,4 milioni di euro. Il centro cure sarà nell’attuale palazzina del bar. Ristoro e golf ora aperti con la cooperativa «Lavorare insieme».

L’avvio dei lavori è previsto a inizio dicembre, la riapertura - dopo tre anni di stop - dalla prossima estate. Sono i tempi per i lavori che dovranno rivoluzionare le terme di Sant’Omobono, aperte negli anni Settanta, chiuse dal marzo 2020, con il Covid. Sant’Omobono, che dall’agosto 2004 ha aggiunto la parola «Terme» togliendo quella di «Imagna», oggi si ritrova sì con acque dalle proprietà termali... ma non sfruttate. È chiusa la Spa privata di Villa Ortensie, la beauty farm che usava metodi naturali per le cure; chiuso dal 2020 anche il centro cure termali del Comune, che, a breve, però avvierà i lavori di riqualificazione complessiva. «Puntiamo più che mai allo sviluppo delle terme - dice il vicesindaco Demis Todeschini - nessuna volontà di abbandonare il settore. Entro fine agosto è prevista la validazione del progetto esecutivo, quindi a settembre il bando con la stazione appaltante della Provincia, a novembre l’assegnazione e a dicembre i lavori. L’intervento costerà 1,4 milioni di euro, di cui mezzo milione arriveranno dalla Regione, 600mila euro dal Bim e 300mila euro di risorse comunali».

«È un progetto ambizioso, ma ci crediamo. Sant’ Omobono vuole puntare ancora sul turismo termale»

Il centro termale è attivo dagli anni Settanta, con edifici però ormai datati: due gli immobili principali. A destra, per chi entra, la palazzina del centro cure utilizzata finora solo durante il periodo estivo; a sinistra il vecchio bar-ristoro, e di fronte il parco. L’area termale è stata di fatto sempre utilizzata solo durante i mesi caldi (per le cure o per vari eventi), mentre è rimasta chiusa in inverno. Il progetto prevede la realizzazione del centro cure nell’immobile che ora ospita il bar e il ristoro nella palazzina in cui finora si tenevano le cure.

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Deserto il recente bando per trovare un gestore del bar e del minigolf. «Ma non abbiamo avuto fretta di riproporlo - spiega il vicesindaco di Sant’Omobono Demis Todeschini - perché, nel frattempo, nel parco termale è stato avviato il progetto con la cooperativa “Lavorare insieme” di Villa d’Almè, per l’inclusione di disabili. Sono loro, per quest’estate, a gestire ristoro e minigolf, con tantissime iniziative. Una gestione bellissima che sta attirando anche tanta gente». Animazione, attività circensi, laboratori, concerti, yoga e meditazione hanno caratterizzato tutta l’estate al parco termale. La conclusione il 2 settembre, con «Happy yoga».

Presentazione a settembre

Proprio a settembre - in data da definire - è prevista anche la presentazione al pubblico, al parco termale, del progetto di riqualificazione della struttura. A dicembre, quindi, la previsione di inizio lavori. Alla cui conclusione, poi, sarà aperto il bando per la gestione del centro. Che, a differenza di quanto succedeva finora, sarà aperto tutto l’anno, e non solo in estate. «È un progetto ambizioso, ma ci crediamo. Sant’ Omobono vuole puntare ancora sul turismo termale», aggiunte ancora il vicesindaco. Nel progetto anche il rifacimento del parcheggio «rotondo» poco prima dell’ingresso delle terme, e il marciapiede di collegamento tra lo stesso parcheggio e il centro cure.

Nelle previsioni anche la realizzazione del nuovo marciapiede su tutta via Alle Fonti, ma per il quale occorrerà attendere il finanziamento. «Stiamo partecipando a bandi nazionali - dice ancora Todeschini - e speriamo di accedere alle risorse necessarie».

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