
Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 15 Settembre 2025
Alpini: «Il sogno, l’Adunata 2029 a Bergamo»
ALPINI. Si è chiusa domenica 14 settembre con la sfilata la 40esima Adunata sezionale dell’Ana sull’Altopiano di Selvino e Aviatico. Alla cerimonia oltre 6mila Penne nere, più di 250 gagliardetti in rappresentanza dei 279 gruppi e tanti amici.

Selvino
Sull’Altopiano di Selvino-Aviatico si è chiusa una 40esima Adunata sezionale speciale, per molti motivi: oltre 6mila gli Alpini che hanno sfilato superando le aspettative, più di 250 i gagliardetti in rappresentanza dei 279 gruppi Ana della sezione di Bergamo, una decina le sezioni ospiti, un centinaio i sindaci e gli amministratori, ma soprattutto il calore della gente che ha applaudito le Penne nere, il tricolore presente ovunque e la cornice delle montagne.
I campi scuola
In un clima di festa, con la musica delle fanfare alpine, hanno risuonato le parole dei discorsi ufficiali, che hanno espresso gratitudine per l’impegno della sezione e dei gruppi nei vari territori, stima per i valori che gli alpini incarnano, desiderio di mantenere viva la memoria di chi è «andato avanti», necessità che il patrimonio di ideali continui a essere trasmesso ai più giovani. È proprio questo l’impegno degli Alpini che, in questi anni, stanno incontrando molti bambini e ragazzi grazie all’iniziativa dei campi scuola, 33 quelli organizzati quest’anno. E sono state proprio centinaia di giovanissimi ad aprire la sfilata, accompagnati dai loro istruttori.
«Ringrazio i genitori che hanno fiducia negli Alpini e ci affidano i loro figli – ha detto il presidente sezionale, Giorgio Sonzogni -. Chiediamo a coloro che governano di ripensare alla decisione di sospendere l’articolo 52 della Costituzione che istituisce la leva. Noi immaginiamo un sevizio obbligatorio per i giovani, non per armarli o mandarli nei teatri di guerra, ma per educarli a dare un contributo per garantire la libertà e la democrazia. La guerra è sempre una sconfitta per tutti». Sonzogni ha poi ribadito l’impegno della sezione, per i prossimi tre anni, nell’opera di rigenerazione della Casa di Endine, nata 50 anni fa per accogliere persone con disabilità.

«Abbiamo anche un sogno che speriamo non resti nel cassetto – ha concluso –: portare la centesima Adunata nazionale a Bergamo, nel maggio 2029». Certo, invece, per la città lo svolgimento dell’Adunata sezionale 2026, che ospiterà anche il raduno del secondo raggruppamento con le sezioni di Lombardia ed Emilia Romagna. Così il passaggio della stecca, a conclusione della cerimonia, è stato tra i capigruppo di Selvino, Renato Tiraboschi, di Aviatico, Roberto Carrara, e di Amora, Osvaldo Carrara, il presidente di sezione Sonzogni e la presidente del Consiglio comunale di Bergamo Romina Russo.
Condivisione e unità
La manifestazione ieri si è aperta con l’alzabandiera e l’Inno di Mameli. «Per noi l’Adunata – ha detto Andrea Santopietro, sindaco di Selvino, dopo il saluto dei tre capigruppo – è stata una sfida, affrontata insieme. Gli Alpini sono nel cuore delle nostre comunità, credono in valori
Essere Alpini è un modo di vedere il mondo, rispettando la montagna, la Patria, chi ci è accanto, operando senza clamori
che devono essere trasmessi ai giovani». Mattia Carrara, sindaco di Aviatico, ha aggiunto: «Gli Alpini sono esempio di condivisione e unità, ci hanno aiutato a ad affratellare i Comuni». È stato poi letto il messaggio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, inviato per l’occasione, e quindi è intervenuta l’europarlamentare Lara Magoni: «Gli Alpini trasmettono energia, passione, amore per la Patria, e se viviamo in una Repubblica libera e democratica lo dobbiamo a loro». A rappresentare Regione Lombardia c’era l’assessore Paolo Franco, che vede gli Alpini come «una catena unica di generosità che unisce la montagna alla pianura, le città alle colline. Regione Lombardia sostiene i campi scuola e il sogno dell’Adunata del centenario a Bergamo». La consigliera provinciale Giorgia Gandossi ha letto il messaggio del presidente Pasquale Gandolfi, che ha ribadito la riconoscenza alle Pene nere.
Ultimo saluto quello del tenente colonnello del Quinto Alpini di stanza a Vipiteno, Riccardo Venturini: «Essere Alpini è un modo di vedere il mondo, rispettando la montagna, la Patria, chi ci è accanto, operando senza clamori. Ogni giorno penso alla vostra sezione, poiché il pennone per l’alzabandiera mattutino si trova su una scalinata dove è impresso “Ana Bergamo”».
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