Clusone perde il decano Personeni: ex sindaco, reduce e baradello doc

Lutto. Farmacista e primo cittadino negli anni ’60, aveva cento anni. La salma è composta a San Defendente, lunedì 16 gennaio l’addio.

Uomo di cultura appassionato della sua città, farmacista ed ex sindaco di Clusone, alpino e reduce della seconda Guerra Mondiale: è morto venerdì mattina il dottor Gottardo Personeni, decano di Clusone aveva compiuto 100 anni lo scorso 11 ottobre. Una vita intensa ricca di eventi che ne hanno forgiato il carattere, una vita vissuta nella sua amata Clusone, tra famiglia e lavoro, in salute e lucido fino all’ultimo istante. Gottardo lascia i due figli Marina e Franco (titolare con la figlia Giulia della farmacia), 3 nipoti e 4 pronipoti.

L’annuncio della sua scomparsa si è diffuso velocemente tra i cittadini di Clusone che ben conoscevano Personeni per la storica «Farmacia Centrale» di piazza Baradello, trasferitasi prima di Natale nella vicina via Querena. Clusonese doc, viveva in piazza dell’Orologio, sopra la farmacia e, ancora lucido e con un’ottima memoria, ogni mattina, puntuale leggeva la sua copia de L’Eco di Bergamo, ritirata nella vicina edicola. In occasione dei suoi cent’anni, ci aveva raccontato la sua vita.

Nato l’11 ottobre del 1922, dopo le scuole a Clusone, aveva frequentato il classico al Sarpi a Bergamo per poi diplomarsi a Roma. Poi l’iscrizione a Chimica industriale nel ‘42 a Milano e nel 1943 la chiamata alle armi, come alpino. L’8 settembre del 1943 fu catturato e deportato dai tedeschi in Polonia nel campo di concentramento per prigionieri militari di Hammerstein, e poi spostato in vari campi in Germania vicino a Dortmund e nei pressi di Bochum nelle miniere di carbone, a ovest di Colonia come interprete. Durante la prigionia aveva imparato anche il tedesco, utilizzando una grammatica francese-tedesca. Con la liberazione, nel 1945 il rientro in Italia accompagnato dai militari americani fino in Polonia e poi da solo, rubando anche una bici. Nel 1950 aveva aperto la Farmacia, poi il matrimonio con la moglie Renata (scomparsa 15 anni fa) e la nascita dei figli. Impegnato nella vita amministrativa della città e del territorio, è stato il quarto sindaco della città dalla Liberazione, da maggio del 1962 a dicembre del 1963, anni in cui si ricorda l’acquisizione del Palazzo Marinoni Barca (ora Mat) e i lavori alla casa di riposo. «Ricordo l’ultimo incontro con il dottor Personeni, nel giorno del suo compleanno – riferisce il sindaco Massimo Morstabilini – Abbiamo fatto una chiacchierata su Clusone, come ex sindaco cittadino attento e informato, mi aveva dato anche alcuni consigli. Con lui se ne va un pezzo di storia della nostra città, una figura molto importante che si è spesa per la città, garantendo anche, come farmacista, un servizio importante. Siamo vicini alla famiglia per lo loro perdita».

Un uomo partecipe della vita della comunità. «Un uomo sensibile verso le persone in situazione di bisogno, un uomo partecipe anche alla vita parrocchiale» lo ricorda l’arciprete di Clusone monsignor Giuliano Borlini. Nel giorno del centenario aveva ricevuto la visita di una delegazione del Gruppo alpini di Clusone. «Era molto emozionato – ricorda il capogruppo Mauro Bonadei -. Persona colta e distinta in grado di trasmettere sicurezza e tranquillità, aveva sempre un consiglio per tutti». La salma di Personeni è composta nella chiesa di San Defendente. Il funerale sarà celebrato lunedì 16 gennaio, alle 14,30 nella Basilica di Santa Maria Assunta.

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