Dopo l’aggressione a colpi di machete, a Castione l’attenzione resta alta: «Fatto isolato»

IL CASO. La sindaca rassicura e incontra i carabinieri dopo i fatti di Ferragosto. Interviene la famiglia del ragazzo ferito: «Non ha provocato l’aggressore né ha partecipato alla lite».

Dopo la paura della notte di Ferragosto, quando un minorenne della provincia di Milano (identificato e denunciato nel giro di poche ore) ha ferito un diciottenne alla schiena con un machete nella centralissima via Fantoni, resta alta a Castione della Presolana l’attenzione sul tema sicurezza, in particolare nella frazione di Dorga, quella più frequentata dai giovani in orario serale.

L’incontro con i carabinieri

Ieri mattina la sindaca Samantha Tagliaferri ha incontrato Maurizio Guadalupi, comandante

«Un episodio isolato tra ragazzi momentaneamente in vacanza a Castione»

della Compagnia carabinieri di Clusone, e al termine ha sottolineato che «l’amministrazione ha adottato fin da subito un atteggiamento discreto, soprattutto per dare il tempo alle forze dell’ordine di poter svolgere con serenità e rispetto il loro lavoro». Tagliaferri definisce quello dei giorni scorsi «un episodio isolato tra ragazzi momentaneamente in vacanza a Castione». Oltre a ringraziare il capitano Guadalupi e i carabinieri, evidenzia che «la stretta e continua collaborazione con le forze dell’ordine sarà la cifra del nostro modo di fare amministrazione: in modo silenzioso, ma determinati a garantire la giusta tranquillità e sicurezza ai residenti e ai turisti».Tra gli obiettivi dell’incontro anche quello di «confrontarsi sull’andamento della stagione estiva e implementare sempre di più la collaborazione».

Interviene la famiglia della vittima

La notte di Ferragosto c’erano decine di giovani radunati in via Fantoni: a un certo punto, dopo una spallata, sono volati alcuni insulti. Sembrava finita lì, quando il minorenne milanese si è presentato con il machete e ha colpito il 18enne, anche lui milanese. La famiglia della vittima, che ha presentato querela per lesioni, ha tenuto a precisare che i due non si conoscevano e il figlio «non ha né provocato l’aggressore quando è scaturita la lite, né compartecipato. Era fuori da un locale con il gruppo di amici e altri giovani quando si è verificato l’episodio ed è stato ferito».

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