Nei rifugi delle Orobie il ritorno degli stranieri

Il bilancio dell’estate 2022 . Giugno e luglio da record di presenze. Olandesi i gruppi più numerosi ma segnalati anche molti israeliani e statunitensi. Problemi per la siccità. La stagione procede nei weekend.

Con la fine dell’estate è ormai tempo di bilanci per i rifugi orobici. Quello che si trova alla quota più elevata è il Tagliaferri, sopra Schilpario (2325 metri).«Possiamo ritenerci contenti per com’ è andata la stagione - dice Francesco Tagliaferri - anche perché abbiano riscontrato un buon ritorno degli stranieri; l’altra sera a cena, per fare un esempio, erano presenti una quindicina di olandesi. Dovremmo essere aperti fino ai primi di ottobre ma molto dipenderà dalle eventuali nevicate». Sempre in Val di Scalve anche Sandra Bottanelli dall’Albani si dice soddisfatta. «Giugno e luglio sono stati eccezionali anche perché c’è stato un significativo ritorno dei gruppi Cai nonché degli arrampicatori sulla nord della Presolana, come non vedevamo da anni. Chiuderemo domenica prossima perché abbiamo alcuni lavori da portare a termine in modo di essere pronti per l’apertura subito dopo Natale».

Stagione da ricordare anche all’Alpe Corte, sopra Ardesio. «Siamo molto contenti - ha detto Fiorella Rodigari - soprattutto per le presenze straniere; olandesi (in maggioranza), tedeschi, belgi e israeliani. Gli unici problemi li abbiamo avuti con la presa di captazione dell’acqua della turbina idroelettrica visto che, dopo l’alluvione di due anni fa, necessita di costante manutenzione a causa dell’accumulo di materiali inerti che bloccano il regolare flusso dell’acqua».

Problemi legati all’approvvigionamento idrico vengono segnalati anche da Marco Brignoli dal rifugio Baroni al Brunone. «Fino a metà agosto la situazione era critica per la mancanza di acqua che per noi significa anche energia elettrica, ci hanno aiutato i pannelli fotovoltaici installati lo scorso anno. Dispiace pensare che in una zona tanto ricca di acqua si debbano riscontrare queste difficoltà e per questo motivo bisognerà probabilmente pensare alla costruzione di vasche di accumulo. Per quanto riguarda le presenze, invece, ho riscontrato un buon ritorno degli stranieri».

Anche al Merelli al Coca l’inizio della stagione era stato segnato da problemi con la turbina idroelettrica a causa della rottura di una pesante valvola saracinesca. «Fortunatamente- dice il gestore Fabrizio Gonella - la situazione si è ben presto risolta e questo ci ha permesso di lavorare bene, soprattutto a giugno e luglio. Molte le presenze dall’est Europa ma anche tanti israeliani, numeri che non riscontravamo da due anni».

Dal Curò raccogliamo invece la testimonianza di Fabio Arizzi, uno dei gestori. «È stata una buona stagione dal punto di vista delle presenze, soprattutto i mesi di giugno e luglio sono stati migliori rispetto agli anni passati. Sul fronte stranieri ho notato più americani del solito, nonché una troupe televisiva di tedeschi che raccoglieva immagini degli stambecchi sul muro della diga del Barbellino. Resteremo aperti nei fine settimana fino al primo di novembre». «È stato un agosto più tranquillo rispetto al solito - fa sapere Maurizio Nava dai Laghi Gemelli -. Per quanto riguarda gli stranieri ho notato un grosso incremento di escursionisti israeliani. Anche noi saremo aperti tutti i fine settimana fino al primo novembre».

Al rifugio Calvi, sopra Carona, per Andrea Berera ed Elisa Calegari è stata la prima stagione in quota. «Non abbiamo ovviamente termini di paragone con gli anni precedenti ma siamo comunque soddisfatti. Ci piacerebbe - conclude Berera - che il rifugio fosse visto non solo come una meta finale ma un luogo dove potersi divertire, con arrampicate in falesia o partecipando a corsi di sci alpinismo».

Nuova conduzione anche al Longo con i giovani Mattia Monaci e Giulia Cattaneo. «Fino allo scorso anno - dice Mattia - eravamo al rifugio Terre Rosse (Val Carisole) e la differenza è notevole visto che qua gli escursionisti sono più a “estrazione alpinistica”. Siamo molto contenti per questa stagione e ci tengo a ricordare che saremo aperti fino al primo novembre nei fine settimana e nelle giornate di mercoledì». Anche al Benigni, in comune di Ornica, Elisa Rodeghiero esprime soddisfazione. «Abbiamo riscontrato la presenza di molti escursionisti olandesi, in numero maggiore rispetto a tedeschi ed inglesi. Fortunatamente il caldo eccessivo di luglio non ci ha causato particolari problemi con i rifornimenti idrici. Non sappiamo fino a quando rimarremo aperti poiché tutto dipende dal meteo e dalle temperature».

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