Omicidio-suicidio di Cene, avanti con le indagini. I carabinieri sentono i familiari

L’INCREDULITÀ. Venerdì 6 giugno gli inquirenti hanno iniziato ad ascoltare alcuni parenti della coppia.

Cene

«Siamo sgomenti», «Impensabile una tragedia del genere in una famiglia così bella», «Li vedevamo insieme e mai avremmo pensato ci fosse qualcosa che non andava», «Sempre sorridenti». Sono alcune delle parole più ricorrenti tra la gente di Cene che, giovedì 5 giugno, si incontrava per le strade del paese. Gruppetti di persone, tutti a domandarsi il perché di una simile tragedia. Rubens Bertocchi ed Elena Belloli si vedevano per la strada. Lei lavorava come geometra in uno studio poco distante dalla casa di via Fanti, lui fino a cinque anni fa aveva un negozio di alimentari nello stesso stabile dove abitava e faceva anche servizio a domicilio.

Le indagini dei carabinieri

Nella mattinata di venerdì 6 giugno i carabinieri hanno iniziato a sentire alcuni familiari della coppia, nel tentativo di ricostruire con precisione cosa sia accaduto e quale sia il movente, che secondo le prime ricostruzioni sarebbe da ricondurre alla gelosia.

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