
Cronaca / Valle Seriana
Martedì 07 Ottobre 2025
Onore, ordigni bellici in Val di Tede: «C’è ancora da bonificare»
IL CASO. Brillato l’ennesimo resto nell’area un tempo poligono militare. Il sindaco: «Intervento molto oneroso».
Onore
L’ ultimo (di una lunga serie) ordigno inesploso, trovato nella Valle di Tede, a Onore, è stato fatto brillare una settimana fa, il 29 settembre. Era il resto di un colpo di mortaio per il quale è intervenuto nuovamente il decimo reggimento del genio civile di Cremona. A Onore non è una novità, l’area è stata per decenni un poligono militare, dal 1946 fino agli anni Novanta e più precisamente fino al 1999 quando non venne più utilizzata.
La richiesta di bonifica
L’area interessata dalle esercitazioni, e dove spesso vengono ritrovati ordigni inesplosi di varia natura, è molto ampia, spazia dalla valle dei Dadi fino alle zone limitrofe, quindi attorno al Monte Varro, la Valle di Tede anche verso il territorio di Castione della Presolana. La zona delle esercitazioni è stata abbandonata nel 1999, e da allora non è chiaro se è stata fatta una bonifica subito dopo la chiusura. Ma visti i numerosi e ripetuti ritrovamenti i sindaci che si sono succeduti alla guida del Comune hanno più volte fatto richiesta di una bonifica di tutte le aree interessate. L’ultimo in ordine temporale è stato Ettore Schiavi.
«Procedura onerosa»
«Una delle prime cose che ho fatto da sindaco, quindi da maggio 2023, è stato contattare la Prefettura proprio su questo tema - spiega Schiavi -. Ho scritto alla Prefettura e sono stato contattato telefonicamente per integrare la documentazione. Successivamente sono stato nuovamente contattato e parlando con il viceprefetto mi era stata illustrata la procedura da attuare per la bonifica. Si tratta di una procedura complessa che richiede anche la mappatura dell’area che è molto ampia. Una procedura onerosa che non è stato possibile quantificare ma che sarebbe a carico del Comune. Resta un tema attenzionato».
«Segnalare immediatamente»
Ma soprattutto, pur non essendovi stati incidenti in tempi recenti, il rischio non va sottostimato. «A chi avvista degli ordigni inesplosi, l’invito è di non toccarli e di segnalare immediatamente al Comune - aggiunge Schiavi spiegando che l’ultimo ordigno è stato ritrovato appoggiato ad una vecchia staccionata di legno. In passato, purtroppo, si sono verificati degli incidenti, anche mortali, come a maggio del 1950, quando sul colle Zanecla, ai piedi del Monte Varro, proprio davanti alla loro cascina, morirono tre fratellini: Giulia, Dante e Lidia Colotti, rispettivamente di 12, 10 e 6 anni. Una tragedia che ancora oggi viene ricordata in paese. Giulia e Dante morirono subito. La piccola Lidia, dopo esser stata sottoposta a un intervento, riuscì a raccontare parte dell’accaduto, prima di morire. Anche negli anni Settanta e Ottanta vi furono degli incidenti. Oggi i ritrovamenti sono frequenti. Una decina negli ultimi due anni e mezzo. «Dal 2023 sono stati segnalati 10/12 oggetti - spiega il sindaco - soprattutto nella zona della valle di Tede, ma non solo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA