Quello che resta del ghiacciaio del Gleno: in trent’anni è quasi interamente sparito - Foto

Valbondione Un secolo fa il suo fronte si spingeva diverse centinaia di metri più a valle rispetto ad oggi. Nel 1924 lo Sci-Cai Bergamo istituì la Coppa del Barbellino, la prima gara nazionale di discesa organizzata in Italia.

Si fa sempre più preoccupante la situazione legata alla carenza idrica, tanto in pianura quanto nelle aree montane, dove durante l’intera stagione si è accumulata un’irrisoria quantità di neve (le uniche precipitazioni degne di nota sono infatti quelle registrate all’Immacolata e lo scorso 14 febbraio). Le temperature hanno fatto registrare spesso valori superiori alla media del periodo. Visti i presupposti è quindi ipotizzabile prevedere che, con l’arrivo dei mesi estivi, i ghiacciai presenti sull’arco alpino continueranno nella loro agonia in atto da decenni.

L’ultimo delle Orobie

Quello del Gleno, sul territorio di Valbondione, è l’ultimo perenne presente sul versante bergamasco delle Orobie. Nell’ultimo ventennio la tendenza negativa è stata costante, con la sola eccezione del 2014, anno in cui aumentò la sua superficie. In quella circostanza si combinarono tra loro vari fattori poiché al buon quantitativo di neve caduta durante la stagione invernale fece però da contrasto un’estate pessima dal punto di vista meteorologico.

Nel 2014 al buon quantitativo di neve caduta durante l’inverno fece da contrasto un’estate pessima dal punto di vista meteorologico

Come si evince dalla documentazione storica un secolo fa il suo fronte si spingeva diverse centinaia di metri più a valle rispetto ad oggi arrivando ad occupare un’area compresa tra la Cima Trobio ed il Pizzo Recastello. Nel 1942 il Gleno si è poi separato in due vedrette (denominate Trobio occidentale e orientale), diventate tre all’inizio degli anni 70 a causa dell’ulteriore frazionamento di quest’ultima.

C’era una volta il ghiacciaio del Gleno

Quello del Gleno, nel territorio di Valbondione, è l’ultimo perenne presente sul versante bergamasco delle Orobie. Nell’ultimo ventennio la tendenza negativa è stata costante, con la sola eccezione del 2014.

Un po’ di storia

La storia del Gleno ha avuto anche risvolti sportivi poiché su queste nevi nel 1924 lo Sci-Cai Bergamo istituì la Coppa del Barbellino, la prima gara nazionale di discesa organizzata in Italia. Nelle edizioni successive vi presero parte anche campioni del calibro di Zeno Colò, che vinse nel 1942 e 1943. Un altro aneddoto legato al ghiacciaio orobico è datato 1957, quando venne posizionata la campana sul Pizzo Tre Confini. In quella circostanza, come ricordava Dino Perolari che ne curò la posa con alcuni amici, il nevaio raggiungeva quasi la vetta.

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