A Bergamo un fondo librario al femminile

IL PROGETTO. Con l’associazione «La Città delle Mille»: mille libri scritti da mille autrici per dar vita a una biblioteca delle donne.

Mille libri scritti da mille autrici per le donne bergamasche. È il progetto dell’associazione «La Città delle Mille» che dal 2017 sta realizzando il sogno di dar forma ad un fondo librario al femminile. «Tutto è nato da un gruppo di amiche - racconta la presidente Francesca Bolazzi - accomunate da diverse passioni tra cui la cultura, l’arte e le donne. Dai nostri interessi personali è scaturita la voglia di fare qualcosa che fosse per tutti. L’intuizione l’abbiamo avuta davanti ad uno scaffale di una biblioteca, dove giacevano alcuni libri misti che dovevano essere catalogati e messi al loro posto. Lì è nata l’idea di dar vita ad una biblioteca delle donne».

L’esperienza di Bologna

Ha preso così il via un percorso di ricerca, per capire come era possibile dar forma a questa idea, che ha portato alla scoperta dell’esistenza della «Biblioteca italiana delle donne» di Bologna: il gruppo ha aperto un’interlocuzione con questa realtà nazionale, che ha fornito un supporto perché il progetto potesse partire. «Abbiamo iniziato a scrivere sui social raccontando la nostra idea e chiedendo di donarci dei libri scritti da donne. Piano piano il fondo ha preso forma e parallelamente abbiamo sviluppato relazioni con un circuito nazionale di realtà impegnate come noi, da cui è nata una rete di scambi e di supporto».

La donazione della presidente

Il primo libro è stato ufficialmente donato alla «Città delle Mille» il 24 agosto 2017 proprio dalla presidente. Poi ne è arrivato un altro da una giovane insegnante che aveva avuto una malattia e che ha scelto di donare un libro proprio su quel tema.

E in questi sei anni ne sono arrivati molti altri, tanto che il fondo è giunto a quota 616 volumi donati. «Giusy Quarenghi ci ha regalato alcuni suoi libri, abbiamo il libro «Monocultura della mente» di Vandana Shiva autografato dall’autrice, così come un libro dedicato da Annie Ernaux. Il 2020 e il 2021 sono stati anni in cui le donazioni sono state scarse, ma nel 2022 tutto è ripreso in modo interessante con una donazione di 35 volumi dalla Biblioteca italiana delle donne di Bologna e un’altra di 30 libri da parte di un’architetta la cui madre era stata fondatrice di una delle prime associazioni femministe bergamasche».

Oggi tutti questi libri stanno in uno scaffale all’interno della sede di Legambiente Bergamo che ospita anche l’associazione La Città delle Mille. Ma anche se sono fermi all’interno di una stanza, le idee che veicolano continuano a circolare grazie alle 15 volontarie dell’associazione e alle iniziative che organizzano per promuoverli e raccontarli. Iniziative che sono in programma anche nei prossimi giorni: l’associazione, infatti, dal 2 al 9 marzo organizza «Prospettiva Carla Lonzi», un ciclo di tre incontri per ricordare la figura di questa donna che ha avuto un ruolo cruciale nel percorso di emancipazione delle donne in Italia.

Il primo appuntamento

Il primo appuntamento, dal titolo «Vivere Carla Lonzi», è in programma per sabato 2 marzo alle 17 nella sede di Ink Club (Bergamo, via Carducci 44): Emiliana Losma, ricercatrice di storia delle donne e genealogia femminile, terrà una lezione per inquadrare la figura di Carla Lonzi nel contesto storico. «Leggere Carla Lonzi» è il tema del secondo appuntamento, in programma nel giorno del compleanno di Carla Lonzi, mercoledì 6 marzo, alle 17,30 nella Libreria Incrocio Quarenghi (Bergamo, via Quarenghi 32); le filosofe Annarosa Buttarelli e Rosella Prezzo presenteranno la nuova edizione del libro «Sputiamo su Hegel e altri scritti». Ultimo appuntamento sabato 9 marzo alle 16,30 allo Spazio Polaresco (Bergamo, via del Polaresco 15) con le fondatrici della Scuola Labodif, Gianna Mazzini e Giovanna Galletti, per una lezione che prenderà spunto da un documentario sulla vita di Carla Lonzi realizzato per il format «Vuoti di memoria» di Rai3. La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, per informazioni scrivere a [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA