Bergamo e Brescia, il grande impegno dei mille volontari

ANNO DELLA CULTURA. Donate 30mila ore per le tante iniziative. Età media di 42 anni, il 73% sono donne. Ghisalberti: lascito concreto. Bianchi: oltre le attese.

Duemila candidature, mille volontari attivati, più di 30mila ore di volontariato donate alle città. Sono questi i numeri che raccontano l’impegno gratuito dei cittadini bergamaschi e bresciani per l’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.

Segno tangibile di come la cittadinanza abbia accolto e sostenuto la Capitale, sentendosi parte attiva nella sua realizzazione. «Il progetto di volontariato culturale è uno dei processi partecipativi attivati per la Capitale 2023 fortemente voluto dall’assessorato alla Cultura e realizzato da Csv Bergamo – spiega Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura del Comune di Bergamo -. I volontari hanno donato il proprio tempo libero alla comunità per prendere parte alle tante iniziative che li hanno messi in relazione con il patrimonio culturale della città, con i cittadini e con i turisti, dopo un percorso di formazione specifica preparata in collaborazione con gli enti organizzatori degli eventi». In provincia di Bergamo i cittadini che si sono candidati sulla piattaforma volontari.bergamobrescia2023.it sono stati più di 900, quelli attivati nelle diverse iniziative 577 e hanno prestato 20.724 ore di volontariato nel corso di 127 iniziative.

«Questi dati ci dimostrano, ancora una volta, quanto i bergamaschi siano pronti ad impegnarsi - sottolinea Oscar Bianchi, presidente di Csv Bergamo -. La risposta che è arrivata ha ampiamente superato le aspettative: al nostro richiamo le persone hanno risposto in tempi rapidi e con grande entusiasmo, basti pensare che per la sola inaugurazione a Bergamo sono stati coinvolti più di 300 volontari». Ma chi sono questi volontari? L’età media è di 42 anni, con un’alta presenza di giovani all’interno del gruppo. Il 73% sono donne, lavoratrici o studentesse che si sono rese disponibili a partecipare agli eventi durante i weekend o nel tempo libero. Il 52% dei volontari è laureato e il 92% in possesso di un diploma di istruzione superiore. Il 63% risiede in provincia mentre solo il 37% in città. Il 52% dei volontari ha un’occupazione lavorativa, il 22% studia, il 19% è in pensione e il 7% è disoccupato.

«Come Csv stiamo già lavorando perché il portale, messo a disposizione dai due Comuni nel 2023, resti attivo anche negli anni a venire e permetta di incrociare le persone che hanno voglia di impegnarsi anche per un tempo limitato con le attività brevi ed episodiche che necessitano dell’aiuto di volontari»

La scelta degli eventi a cui partecipare è stata per la maggior parte legata alla sfera degli interessi personali, nel caso degli studenti hanno influito molto anche gli studi seguiti: la partecipazione alle attività di volontariato è stata, infatti, colta anche come possibilità di vivere un’esperienza sul «campo» in affiancamento al percorso universitario ma anche per poter conoscere persone con interessi simili. Diverse le motivazioni, invece, per gli adulti da poco entrati in età pensionabile: la loro disponibilità è stata maggiore e la motivazione che più li ha spinti alla partecipazione è stata quella del «voler esserci», rendersi disponibili e a servizio della città. Tra gli eventi che hanno raccolto il maggior numero di adesioni, quelli in ambito musicale, i grandi eventi collettivi di piazza, le performance teatrali o di spettacolo. «Questo processo di attivazione e la piattaforma Volontari Bergamo Brescia 2023 è uno dei lasciti concreti che la Capitale lascia alla città per gli anni futuri – aggiunge Ghisalberti -. Un lascito che si arricchisce anche del Codice etico dei volontari e delle volontarie: un manifesto di comportamenti che sottolineano il rispetto del ruolo e la formazione del volontario, la cui esperienza deve essere strumento di crescita personale, acquisizione di nuove competenze e di maggior conoscenza del patrimonio della città».

Dello stesso avviso anche Bianchi, che spiega come Csv stia già lavorando per non disperdere quanto di buono è maturato nel 2023: «L’esperienza ha superato le nostre aspettative ed è andata così bene che vogliamo proseguire: come Csv stiamo già lavorando perché il portale, messo a disposizione dai due Comuni nel 2023, resti attivo anche negli anni a venire e permetta di incrociare le persone che hanno voglia di impegnarsi anche per un tempo limitato con le attività brevi ed episodiche che necessitano dell’aiuto di volontari. Con l’auspicio che il bacino di utenza si allarghi ulteriormente, sia in termini di cittadini che offrono la propria disponibilità, sia in termini di enti che vogliano sperimentarsi».

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