Italia Nostra a Bergamo dal 1957: «Difendiamo e promuoviamo il territorio»

LA STORIA. La segretaria è Giuseppina Zizzo, 69 anni, ex insegnante. L’invito alle nuove generazioni.

Il percorso lavorativo come insegnante di Lettere che si chiude, la pensione che arriva. Giuseppina Zizzo, 69enne originaria di Torino ma da 50 anni a Bergamo, quel «tempo infinito che si liberava» ha scelto «di usarlo dal 2021 in modo positivo e proficuo». Di impegnarlo in una causa ben precisa, che potesse anche «sfruttare» le sue competenze e il suo bagaglio culturale: la difesa e la promozione del territorio. Dove? A Italia Nostra, l’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, fondata il 29 ottobre 1955 a Roma, che oggi conta 200 sezioni in Italia. Zizzo, «pur essendo da sempre sensibile anche alle questioni più sociali», ha deciso di riconoscersi nella missione di Italia Nostra: spendersi per la tutela, la difesa e la valorizzazione del paesaggio, «inteso – precisa - nel termine più ampio. La definizione abbraccia quindi non solo l’ambiente in senso stretto, ma anche i beni culturali, archeologici, storici».

Le tante sfide

Dal 1957 l’associazione è attiva con una sezione anche in città, dove non si mancherà di festeggiare il compleanno nazionale in autunno. Oggi a capo c’è Paola Morganti e conta una cinquantina di soci ai quali si rivolgono nello specifico (anche se sono aperte a tutti) le gite culturali sul territorio locale che vengono organizzate mensilmente. Tante le sfide, anche molto diverse, affrontate negli anni dall’associazione, «da quella - ricorda Zizzo che è segretaria della sezione bergamasca - contro l’alienazione di Casa Suardi a quella per evitare che Astino diventasse un campo da golf, fino alla difesa dell’Isolotto di Ponte San Pietro». Italia Nostra ha promosso anche il recupero degli affreschi nell’ex chiesa di San Michele all’Arco e il restauro di importanti dipinti dell’Accademia Carrara. Oggi le battaglie continuano: «Sono varie - spiega - le azioni che stiamo portando avanti. Parlando di infrastrutture, ad esempio, in questo momento siamo schierati contro alcuni progetti: la bretella Treviglio-Dalmine che, se realizzata, consumerebbe parecchio suolo anche agricolo e porterebbe alla perdita della chiesetta di San Giorgio in Saore a Osio Sotto, la tangenziale sud da Paladina-Villa d’Almé e il collegamento fra Colere e Lizzola. Insieme ad altri, ci stiamo anche battendo per la non alienazione della Casa del Custode del Castello di San Vigilio e, al contrario, per il suo recupero». Tutte lotte che richiedono tempo, impegno e passione, ma anche tante energie, nuove energie: «Siamo - conclude - alla ricerca di volontari. L’invito è rivolto soprattutto ai giovani, una fascia di popolazione che magari non conosce così bene la nostra realtà. Per questo, da quando sono entrata nell’associazione tre anni fa, mi occupo della comunicazione sui social. Ci piacerebbe inoltre approfondire la relazione con le scuole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA