Phb, lo sport fa correre l’inclusione

Il Premio . Alla Polisportiva Bergamasca il riconoscimento per le associazioni aderenti al Csv. Dal nuoto al tiro con l’arco, 1.200 ore di servizio volontario all’anno a sostegno delle persone con disabilità. Si cerca una nuova sede.

È il 1982 quando Luigi Galuzzi, reduce da un brutto incidente in bici, incontra diverse persone affette da paraplegia o in sedia a rotelle e con sei di loro decide di fondare un’associazione sportiva per persone con disabilità. Luigi desiderava che anche tutte le persone con disabilità potessero fare sport e aver cura del proprio benessere fisico e mentale. Fu così che nacque la Php Polisportiva Bergamasca. Le prime attività furono la scherma, il nuoto e il basket in carrozzina. Nel 2022 quell’associazione nata dalla volontà di sei persone ha festeggiato quarant’anni di attività, quarant’anni in cui si è consolidata ed è cresciuta arrivando a contare 300 soci.

A livello agonistico

Di questi 200 sono atleti con disabilità che praticano attività sportiva a livello agonistico o a livello ricreativo, mentre gli altri 100 sono volontari che li accompagnano quotidianamente nella pratica sportiva. Per questo suo costante impegno lo scorso 5 dicembre l’associazione si è aggiudicata la categoria «Premio all’associazione socia di Csv» della quarta edizione del «Premio Bergamo Terra del Volontariato» promosso da Csv Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, L’Eco di Bergamo e Provincia. La giuria ha scelto di premiare Phb con questa motivazione: «È un’associazione socia di Csv che quest’anno ha festeggiato i quarant’anni di attività. Da quarant’anni, infatti, l’associazione promuove la pratica sportiva inclusiva e accessibile a tutti, nella convinzione che lo sport sia un elemento importante per la vita di tutte le persone, anche di quelle con disabilità. La giuria ha scelto di premiare l’associazione per il suo storico impegno su tutto il territorio bergamasco, che negli anni è sempre andato ampliandosi, dimostrandosi uno spazio di inclusione, condivisione e solidarietà e per la capacità di lavorare in rete con altri soggetti del territorio, dimostrata anche in occasione di Bergamo Capitale italiana del volontariato con l’organizzazione di iniziative e la partecipazione agli eventi».

Dopo la pandemia

«Il 2022 è stato per noi un anno di vera ripresa dopo la pandemia – racconta Mauro Olivieri, presidente di Phb -. Le attività sono riprese al 100% e sembra che la gente si sia tolta la paura del Covid. Con l’avvio della stagione 2022-2023 abbiamo addirittura raggiunto il record di tesseramenti». I settori in cui Phb è oggi impegnata sono il nuoto (di gran lunga il più importante, con 120 iscritti tra attività agonistiche e corso di acquaticità), il tiro con l’arco, il baskin con una squadra che si allena a Villa d’Adda e una sezione junior riservata ai giovani dai 12 ai 18 anni, il corso «Gymnica» per l’avviamento allo sport e il più recente settore aperto è una scuola calcio per bambini con disabilità intellettive.

«Con l’avvio del 2023 stiamo cercando di riaprire l’attività del tennis tavolo al Cus di Dalmine, che avevamo dovuto chiudere per problemi personali del responsabile di settore; ma in molti ci stanno chiedendo di poterla praticare quindi ci stiamo impegnando perché sia presto possibile». L’associazione collabora, inoltre, con il Circolo velico di Lovere per la promozione della vela. Un totale di più di 25 ore di attività a settimana, con più di 1.200 ore di servizio volontario all’anno esclusi gli impegni per gare e trasferte. Ed è proprio il volontariato il motore che muove l’associazione: «Tutte le attività sono accompagnate e supportate dai volontari - prosegue Olivieri -. Ci sono attività in cui il volontariato è determinante, come il corso di acquaticità che conta 50 volontari presenti in acqua contemporaneamente, mentre altre attività sono più autonome con alcuni volontari che seguono allenamenti e gare». L’età media dei volontari Phb è 35 anni, ci sono ragazzi molto giovani e un bel gruppo di persone intorno ai cinquant’anni: «Fare sport favorisce la possibilità di attrarre giovani. Ma sta funzionando molto bene anche la costruzione di percorsi ad hoc pensati con l’Università e con le scuole perché i ragazzi ci conoscono e poi rimangono». L’associazione, infatti, ha attivato tirocini curricolari con la facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Bergamo e Pcto con alcuni Istituti secondari di secondo grado che consentono agli studenti di sperimentarsi concretamente in attività affini al proprio percorso di studi. Un’esperienza piacevole che li appassiona e che spesso li fa scegliere di rimanere in associazione come volontari permanenti. Ad arricchire il numero dei volontari ci sono anche i cadetti dell’Accademia della Guardia di finanza che grazie ad una specifica collaborazione il sabato fanno volontariato in piscina durante il corso di acquaticità.

Ora Phb è alla ricerca di una nuova sede e lancia un appello: «Oggi abbiamo una piccola sede all’interno del Lazzaretto che il Comune di Bergamo ci mette a disposizione. Purtroppo ormai per noi è piccola. Abbiamo bisogno di una sede per fare incontri, attività di formazione ma anche per la pratica sportiva con piccoli corsi al coperto. Cerchiamo quindi un immobile sul territorio del Comune di Bergamo dove svolgiamo la maggior parte delle nostre attività, che ci venga messo a disposizione con una concessione gratuita pluridecennale. Così possiamo pensare ad un investimento anche in termini di ristrutturazione che sia duraturo nel tempo». Per saperne di più e conoscere tutte le attività di Phb visitare il sito www.phb.it.

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