Un malore o un incidente, dolore per la morte di Alessandro Piccinelli

VALBONDIONE. Domenica sera l’allarme a Lizzola dove era con la moglie: ricerche di vigili del fuoco e Soccorso alpino. Alessandro Piccinelli, urologo di 61 anni, di Curno, può essere scivolato o caduto per un malore.

Lo hanno trovato verso mezzanotte nel torrente Bondione, dove era andato a pescare nel pomeriggio di Pasqua. Alessandro Piccinelli, urologo, 61 anni di Curno, è morto per politrauma: potrebbe essere caduto accidentalmente nel torrente in piena, oppure essere caduto per un malore. La salma è già stata restituita ai familiari: Piccinelli lavorava all’ospedale San Marco di Zingonia, era conosciuto a Lizzola, dove spesso trascorreva le ferie o i fine settimana in una seconda casa. La sua morte ha suscitato, quindi, tanto dispiacere tra gli abitanti della frazione di Valbondione.

Nel pomeriggio di Pasqua, erano circa le 16.30, nonostante piovesse, Piccinelli ha deciso di uscire a pesca lungo il torrente Bondione. Un corso d’acqua che nasce dal l’omonimo laghetto a 2.326 metri di quota, appena sotto la vetta del Pizzo Tre Confini. Dopo aver bagnato i pascoli di Sasna, Marifunt e Passevra, così come l’abitato di Lizzola, il torrente si getta, infine, a Valbondione, nel Serio di cui è affluente di sinistra.

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Non essendo rientrato a casa per cena, nella serata la moglie del medico, preoccupata, ha allertato i soccorsi. Per le sue ricerche sono intervenuti una decina di volontari della Sesta Delegazione Orobica del Soccorso Alpino, Stazione di Valbondione, i vigili del fuoco di Clusone e di Bergamo, il personale dell’automedica del 118, per i rilievi del caso, i carabinieri di Ardesio con il comandante, Massimo Brusatto. Le ricerche si sono subito concentrate lungo il torrente Bondione fino alla località «Piane di Lizzola». Ricerche non facili, sia a causa dell’oscurità , sia a causa delle forti piogge che caratterizzavano la serata. Infine, poco prima della mezzanotte, il ritrovamento nelle acque impetuose del torrente del corpo senza vita del medico.

La salma è stata provvisoriamente composta nella cappelletta di Santo Stefano a Lizzola e poi trasferita nella Casa del commiato delle onoranze funebri Ceresoli, a Ponte San Pietro. I funerali saranno celebrati domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Curno. Il medico abitava a Curno in via Gandhi e lascia la moglie Francesca e la figlia Valentina.

Il cordoglio

«La scomparsa improvvisa e prematura del dottor Alessandro Piccinelli ci ha lasciati attoniti e profondamente addolorati. Da tempo collaborava con il Gruppo San Donato, come urologo degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi – scrive in una nota Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi –. In questi anni vissuti insieme a noi ha saputo farsi apprezzare e ben volere sia dai pazienti sia da tutte le persone che hanno avuto occasione di lavorare con lui, grazie alla sua grande professionalità e alla sua umanità. Di lui resterà per sempre l’esempio, come professionista e come uomo, e il ricordo di un medico di grande valore, scrupoloso e attento, sorretto da una profonda passione per il suo lavoro, per i suoi pazienti e per le nuove generazioni alle quali si dedicava promuovendo iniziative di sensibilizzazione e prevenzione sul territorio. Tutto il personale dei due Policlinici si unisce al dolore della sua famiglia».

Il percorso professionale

Piccinelli dopo le feste avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’Humanitas Matris Domini di Castellanza (Varese). «Alessandro, oltre che un ottimo medico, era una persona dalle doti umane non comuni. Mancherai a tutti noi» ha scritto ieri sui social Agnese Meterangelis, ex responsabile della Dialisi del Policlinico di Ponte San Pietro.

Piccinelli, con i colleghi Riccardo Galli e Luca Lamberti, aveva fondato l’associazione onlus Urologia e Solidarietà (Uro Sol) per prevenire i tumori nell’area urologica attraverso screening mirati e per dare un supporto ai pazienti. Recentemente si era svolto un incontro con i ragazzi di due scuole superiori di Presezzo. «Il Club Rotary Isola Bergamasca Ponte San Pietro è profondamente addolorato per la morte del dottor Piccinelli – afferma Alberto Ravasio, past president e responsabile del progetto Uro Sol –. Con il Club ha collaborato fin dal 2019 al progetto di prevenzione dei tumori indirizzato agli studenti del quinto anno degli istituti superiori di Presezzo Maironi da Ponte e Betty Ambiveri. Quando abbiamo illustrato a lui e a Riccardo Galli l’obiettivo del nostro progetto, immediatamente si sono resi disponibili a collaborare per la sua buona riuscita. Lo ricordiamo per la sua generosità e competenza professionale e per il suo tratto signorile e umano».

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