Mentre continuano le discussioni su Adriano Celentano e sui sui compensi, che darà in beneficenza, Dolcenera, alla vigilia del suo quarto Sanremo, si racconta e presenta una canzone autobiografica che fotografa l’incertezza dei tempi. Canzone d’amore con ricaduta sul sociale. Si parla di una confusa realtà, delle dubbie opportunità che offre la società così com’è, di quella libertà sbandierata, «grande cattedrale, ma che non vale un monolocale». I giovani per amarsi e guardare al futuro vorrebbero una casa, ma non è più tempo di mutui: le banche cercano sicurezze che la precarietà non concede. Emanuela Trane, Dolcenera, dopo aver ragionato in un album sulla Evoluzione della specie, guarda al quotidiano, suo e nostro.
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