C'è un filo che unisce Perugia e Bergamo, due città distanti ma accomunate dal desiderio di restituire vita ai propri centri storici. Questo filo si chiama 'Distretti del commercio: il futuro delle nostre città', un progetto che intreccia esperienze, tecnologie e saperi con l'obiettivo di contrastare la desertificazione commerciale e avviare un nuovo ciclo di rigenerazione urbana.Non si parla soltanto di negozi, ma di comunità che ritrovano i propri spazi. I Distretti del commercio diventano così luoghi di incontro, strumenti di coesione sociale, presidi contro l'impoverimento delle vie cittadine. Perugia, con la sua legge regionale appena varata, si prepara a muovere i primi passi; Bergamo, con distretti attivi da quasi vent'anni e oltre 150 comuni coinvolti, mette a disposizione la propria esperienza. Due percorsi che si intrecciano per costruire un modello capace di unire politiche commerciali e turistiche, tradizione e innovazione.Il servizio di Paola Abrate
C'è un filo che unisce Perugia e Bergamo, due città distanti ma accomunate dal desiderio di restituire vita ai propri centri storici. Questo filo si chiama 'Distretti del commercio: il futuro delle nostre città', un progetto che intreccia esperienze, tecnologie e saperi con l'obiettivo di contrastare la desertificazione commerciale e avviare un nuovo ciclo di rigenerazione urbana.Non si parla soltanto di negozi, ma di comunità che ritrovano i propri spazi. I Distretti del commercio diventano così luoghi di incontro, strumenti di coesione sociale, presidi contro l'impoverimento delle vie cittadine. Perugia, con la sua legge regionale appena varata, si prepara a muovere i primi passi; Bergamo, con distretti attivi da quasi vent'anni e oltre 150 comuni coinvolti, mette a disposizione la propria esperienza. Due percorsi che si intrecciano per costruire un modello capace di unire politiche commerciali e turistiche, tradizione e innovazione.Il servizio di Paola Abrate