Il futuro demografico dell’Europa e dell’Italia si fa sempre più incerto. I dati appena pubblicati da Eurostat e dal XXIV Rapporto Inps nazionale confermano una tendenza allarmante: nel 2024 solo il 23,5% delle 202 milioni di famiglie europee ha almeno un figlio, con l’Italia ferma al 22%. Nemmeno le misure messe in campo dai governi – dall’Assegno Unico ai bonus nido, dai congedi rafforzati alla decontribuzione per le madri – sembrano aver inciso in modo sostanziale sulle scelte di natalità. La fotografia scattata a livello continentale trova conferma anche nel contesto bergamasco, dove la natalità continua a calare. Nel 2024 il tasso si è ridotto a 6,58 nuovi nati ogni 1.000 residenti, in discesa rispetto ai 6,95 dell’anno precedente. Si tratta di un segnale chiaro, che si affianca a una riduzione costante della fecondità: nel 2023, le donne italiane residenti in provincia di Bergamo avevano in media 1,11 figli (contro 1,36 nel 2013), mentre per le cittadine straniere il dato è sceso da 2,43 a 2,12 figli nell’arco di dieci anni. Proprio queste ultime restano fondamentali nel sostenere l’equilibrio demografico del territorio. Nonostante la crisi demografica, cresce in modo costante il ricorso agli strumenti di sostegno: a Bergamo, secondo il Rapporto Inps Regionale 2024, sono state oltre 123.000 le famiglie che hanno fatto richiesta per l’Assegno Unico. Circa 5.000 madri hanno usufruito del congedo di maternità e quasi 4.000 padri hanno richiesto quello obbligatorio.Il Servizio di Paola Abrate
Il futuro demografico dell’Europa e dell’Italia si fa sempre più incerto. I dati appena pubblicati da Eurostat e dal XXIV Rapporto Inps nazionale confermano una tendenza allarmante: nel 2024 solo il 23,5% delle 202 milioni di famiglie europee ha almeno un figlio, con l’Italia ferma al 22%. Nemmeno le misure messe in campo dai governi – dall’Assegno Unico ai bonus nido, dai congedi rafforzati alla decontribuzione per le madri – sembrano aver inciso in modo sostanziale sulle scelte di natalità. La fotografia scattata a livello continentale trova conferma anche nel contesto bergamasco, dove la natalità continua a calare. Nel 2024 il tasso si è ridotto a 6,58 nuovi nati ogni 1.000 residenti, in discesa rispetto ai 6,95 dell’anno precedente. Si tratta di un segnale chiaro, che si affianca a una riduzione costante della fecondità: nel 2023, le donne italiane residenti in provincia di Bergamo avevano in media 1,11 figli (contro 1,36 nel 2013), mentre per le cittadine straniere il dato è sceso da 2,43 a 2,12 figli nell’arco di dieci anni. Proprio queste ultime restano fondamentali nel sostenere l’equilibrio demografico del territorio. Nonostante la crisi demografica, cresce in modo costante il ricorso agli strumenti di sostegno: a Bergamo, secondo il Rapporto Inps Regionale 2024, sono state oltre 123.000 le famiglie che hanno fatto richiesta per l’Assegno Unico. Circa 5.000 madri hanno usufruito del congedo di maternità e quasi 4.000 padri hanno richiesto quello obbligatorio.Il Servizio di Paola Abrate