Nelle valli bergamasche la carenza di medici di base e pediatri è ormai strutturale. Dai dati ufficiali emerge una realtà in cui interi comuni montani (se ne contano 29) restano scoperti o serviti da un numero di professionisti nettamente insufficiente rispetto alla popolazione residente.Nell'area dell'ASST Bergamo Est – Val Cavallina e Sebino, la situazione è disomogenea. Casazza, con 3 medici per oltre 4.000 abitanti, ha un rapporto di circa un medico ogni 1.300 persone, mentre a Sovere i due medici in servizio seguono più di 2.600 abitanti ciascuno. In Valle Seriana e di Scalve la situazione è varia. Clusone, che serve anche molti residenti dei comuni vicini, conta circa un medico ogni 650 abitanti, ma in altre zone il rapporto peggiora drasticamente, nei comuni più piccoli dell'alta valle – come Onore, Songavazzo e Valbondione – non è presente alcun medico di base.Nell'area dell'ASST Papa Giovanni – Valle Imagna, la copertura resta fragile: a Capizzone un solo medico segue più di 1.200 residenti, a Sant'Omobono Terme tre medici si dividono quasi 4.000 persone. La Valle Brembana è il territorio più critico. A San Pellegrino Terme un solo medico di base assiste oltre 4.000 cittadini, a Serina più di 2.000, a Zogno quasi 4.000 per ciascun professionista. I piccoli centri spesso condividono lo stesso medico con più comuni.C'è da dire che in questa situazione gebnerale spicca il quatro di Rovetta poco più di 4 mila abitanti e ben 5 medici di base e tre pediatri.Una rarità, perchè è ancora più grave l'assensa di questi ultimi in quasi in tutta la montagna bergamasca ( 83 comuni scoperti).Il risultato è una sanità di montagna che vive di precarietà, sostenuta da pochi professionisti e da una popolazione sempre più anziana. Il servizio di Paola Abrate
Nelle valli bergamasche la carenza di medici di base e pediatri è ormai strutturale. Dai dati ufficiali emerge una realtà in cui interi comuni montani (se ne contano 29) restano scoperti o serviti da un numero di professionisti nettamente insufficiente rispetto alla popolazione residente.Nell'area dell'ASST Bergamo Est – Val Cavallina e Sebino, la situazione è disomogenea. Casazza, con 3 medici per oltre 4.000 abitanti, ha un rapporto di circa un medico ogni 1.300 persone, mentre a Sovere i due medici in servizio seguono più di 2.600 abitanti ciascuno. In Valle Seriana e di Scalve la situazione è varia. Clusone, che serve anche molti residenti dei comuni vicini, conta circa un medico ogni 650 abitanti, ma in altre zone il rapporto peggiora drasticamente, nei comuni più piccoli dell'alta valle – come Onore, Songavazzo e Valbondione – non è presente alcun medico di base.Nell'area dell'ASST Papa Giovanni – Valle Imagna, la copertura resta fragile: a Capizzone un solo medico segue più di 1.200 residenti, a Sant'Omobono Terme tre medici si dividono quasi 4.000 persone. La Valle Brembana è il territorio più critico. A San Pellegrino Terme un solo medico di base assiste oltre 4.000 cittadini, a Serina più di 2.000, a Zogno quasi 4.000 per ciascun professionista. I piccoli centri spesso condividono lo stesso medico con più comuni.C'è da dire che in questa situazione gebnerale spicca il quatro di Rovetta poco più di 4 mila abitanti e ben 5 medici di base e tre pediatri.Una rarità, perchè è ancora più grave l'assensa di questi ultimi in quasi in tutta la montagna bergamasca ( 83 comuni scoperti).Il risultato è una sanità di montagna che vive di precarietà, sostenuta da pochi professionisti e da una popolazione sempre più anziana. Il servizio di Paola Abrate