Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno. Questa la richiesta per Monia Bortolotti, la mamma di Pedrengo di 29 anni accusata di avere soffocato a distanza di un anno, i suoi due figlioletti di 4 e 2 mesi.Dopo una requisitoria di quasi cinque ore davanti alla Corte presieduta dal giudice Ingrascì, il pm Maria Esposito ha formulato la richiesta senza concedere nemmeno una attenuante, non prima di avere ricostruito minuziosamente i fatti e le motivazioni per le quali l'accusa ritiene di avere la certezza della colpevolezza della donna ritenuta invece dai periti del gup totalmente incapace di intendere e volere. I bimbi morirono per una condotta dolosa della madre - ha spiegato il pm - che era cosciente e consapevole. La sua condotta sarebbe scaturita dalla immaturità, dalla sensazione di inadeguatezza scaturita dall'abbandono e dalla conflittualità con la madre adottiva e con la maternità.La difesa invece, con l'avvocato Bosisio, ha sostenuto la validità della perizia. Ha sostenuto che la morte dei due piccoli non fu causata da asfissia meccanica ma da una ostruzione delle vie aeree. Ha chiesto pertanto l'assoluzione per Monia Bortolotti perchè il fatto non sussiste. In subordine di pronunciarsi sulla non imputabilità visto che è incapace di intendere e volere. Il 13 novembre l'ultima udienza con repliche e sentenza.Simona Befani
Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno. Questa la richiesta per Monia Bortolotti, la mamma di Pedrengo di 29 anni accusata di avere soffocato a distanza di un anno, i suoi due figlioletti di 4 e 2 mesi.Dopo una requisitoria di quasi cinque ore davanti alla Corte presieduta dal giudice Ingrascì, il pm Maria Esposito ha formulato la richiesta senza concedere nemmeno una attenuante, non prima di avere ricostruito minuziosamente i fatti e le motivazioni per le quali l'accusa ritiene di avere la certezza della colpevolezza della donna ritenuta invece dai periti del gup totalmente incapace di intendere e volere. I bimbi morirono per una condotta dolosa della madre - ha spiegato il pm - che era cosciente e consapevole. La sua condotta sarebbe scaturita dalla immaturità, dalla sensazione di inadeguatezza scaturita dall'abbandono e dalla conflittualità con la madre adottiva e con la maternità.La difesa invece, con l'avvocato Bosisio, ha sostenuto la validità della perizia. Ha sostenuto che la morte dei due piccoli non fu causata da asfissia meccanica ma da una ostruzione delle vie aeree. Ha chiesto pertanto l'assoluzione per Monia Bortolotti perchè il fatto non sussiste. In subordine di pronunciarsi sulla non imputabilità visto che è incapace di intendere e volere. Il 13 novembre l'ultima udienza con repliche e sentenza.Simona Befani