Nella quarta puntata dell’intervista realizzata dall’Osservatorio Delta Index, Alessandro Profumo riflette sul ruolo dei giovani «nuovi italiani» nella manifattura e sulla necessità di costruire percorsi di mobilità sociale reali. Per l’ex Ceo di Leonardo, la diversità è un fattore competitivo che rafforza flessibilità e capacità di crescita, ma richiede un investimento serio sulle competenze. I piccoli e medi imprenditori - osserva - guardano in modo pragmatico al valore delle persone: serve quindi un sistema formativo che dia capacità spendibili e filiere produttive che sostengano la crescita.
Nella quarta puntata dell’intervista realizzata dall’Osservatorio Delta Index, Alessandro Profumo riflette sul ruolo dei giovani «nuovi italiani» nella manifattura e sulla necessità di costruire percorsi di mobilità sociale reali. Per l’ex Ceo di Leonardo, la diversità è un fattore competitivo che rafforza flessibilità e capacità di crescita, ma richiede un investimento serio sulle competenze. I piccoli e medi imprenditori - osserva - guardano in modo pragmatico al valore delle persone: serve quindi un sistema formativo che dia capacità spendibili e filiere produttive che sostengano la crescita.