A4: si cerca a buon mercato
una soluzione per il folle rondò

Non è che manchino le idee, sono i soldi ad essere pochini. E così Comune e Provincia si stanno ingegnando per trovare una soluzione a quell'autentica follia che è il rondò dell'autostrada, ma finora i risultati sono quelli che sono.

Non è che manchino le idee, sono i soldi ad essere pochini. E così Comune e Provincia si stanno ingegnando per trovare una soluzione a quell'autentica follia che è il rondò dell'autostrada, ma finora i risultati sono quelli che sono.

Non che i tecnici di Palafrizzoni e Via Tasso non sappiano fare il proprio mestiere, anzi. Solo che le rispettive amministrazioni sono state perentorie: più di 10 milioni non possiamo spendere, quindi c'è da fare le nozze con i fichi secchi. E trovare una soluzione low cost, chiamiamola così.

La conferma che i tecnici stanno lavorando col massimo impegno sta nella prima soluzione individuata per bypassare il problema. Nel senso letterale del termine. Un tunnel a connettere in entrambi i sensi di marcia il piazzale del casello con il tratto di via Autostrada al di là del rondò multipiano.

I problemi sono però nati appena arrivati sul versante dei conti, dai 30 ai 40 milioni per costruire un nuovo livello (dovrebbe essere il quarto) nel groviglio: bocciato sul nascere causa casse esangui. E avanti con altre idee.

A quel punto si è dovuto necessariamente ripiegare su ipotesi alternative, che allo stato dei fatti convincono così così. Non a caso nelle prossime settimane si chiederà la consulenza di una società milanese specializzata nella progettazione di rotatorie e nell'esame dei flussi di traffico.

Le ipotesi alternative, dicevamo, che in realtà viste così sembrerebbero più complementari che altro, agendo su flussi di traffico ben distinti da quello da e per il centro. La prima contemplerebbe la realizzazione di due nuove bretelline tra il piazzale dei caselli e l'asse interurbano. Una per chi proviene da ovest (Ponte San Pietro) e l'altra per chi è diretto verso est (Orio e Seriate).

La seconda ipotesi proverebbe invece a risolvere un altro punto delicato come pochi, ovvero l'intasamento perenne che si crea sull'asse interurbano per chi provenendo da est (Orio-Seriate) cerca d'immettersi nel rondò dell'autostrada.

I tecnici avrebbero ipotizzato la creazione di una nuova bretella che, staccandosi dall'asse interurbano qualche decina di metri più avanti dell'attuale, separi di fatto i flussi diretti in autostrada da quelli verso Bergamo, innestandosi direttamente sul rondò in direzione del casello.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 21 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA