Via Corridoni, persi 2 mila euro
Già rintracciato il proprietario

È un 31enne il proprietario dei 2.000 euro che, giovedì 10 marzo, erano stati trovati su un marciapiedi a Bergamo, in via Corridoni. Li aveva notati un pensionato di 70 anni che li aveva raccolti e, onestamente, consegnati alla polizia. Per lui 400 euro di mancia.

È un 31enne il proprietario dei 2.000 euro che, giovedì 10 marzo, erano stati trovati su un marciapiedi a Bergamo, in via Corridoni. Li aveva notati un pensionato di 70 anni che li aveva raccolti e consegnati alla polizia.

I soldi erano stati portati in Questura. Gli agenti avevano avviato le verifiche per cercare di risalire al proprietario del denaro, operazione che è apparsa subito molto difficile perché i soldi non avevano alcun segno di riconoscimento.

La svolta si è avuta quando il legittimo proprietario è entrato in un bar di via Corridoni per chiedere se qualcuno avevesse per caso trovato i suoi soldi. «Guardi che su L'Eco di Bergamo - gli è stato risposto - c'era una notizia in proposito».

Rintracciato il giornale, il 31enne si è recato in Questura: agli agenti, che volevano una prova, ha fornito dettagli sulla busta e sulle banconote che non erano mai stati resi noti. Così ha riavuto i suoi soldi.

Onestà per onestà, al pensionato che ha ritrovato e consegnato la busta in Questura il 31enne ha voluto lasciare una «mancia» del 20 per cento: 400 euro. Ben più di quanto previsto dalle norme.

La legge, ecco come funziona
Generalmente, trascorso un anno dal ritrovamento, se non viene individuato il proprietario un bene diventa di proprietà della persona che l'ha trovato, in base all'articolo 929 del codice civile.

Se invece si trova il proprietario, il ritrovatore può chiedere una ricompensa in base all'articolo 930: «Il proprietario – dice la legge – deve pagare a titolo di premio al ritrovatore, se questi lo richiede, il decimo della somma o del prezzo della cosa ritrovata. Se tale somma o prezzo eccede euro 5,16, il premio per il sovrappiù è solo del ventesimo».

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