La polizia rimuove strisconi ultrà
Erano sparsi di notte in città

La polizia ha provveduto a rimuovere nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 marzo una decina di striscioni che gli ultrà atalantini avevano sistemato in vari punti della città, come cavalcavia e ponti ferroviari, e uno anche sotto la sede de «L'Eco».

La polizia ha provveduto a rimuovere nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 marzo una decina di striscioni che gli ultrà atalantini avevano sistemato in vari punti della città, come cavalcavia e ponti ferroviari, e uno anche sotto la sede de «L'Eco di Bergamo» in viale papa Giovanni XXIII.

Tre le scritte sugli striscioni. Uno recitava: «Bergamo città dei Mille. Meno uno in esilio». Chiaro il riferimento a «Bocia» Galimberti, il leader degli ultrà nerazzurri sottoposto a divieto di dimora nella Bergamasca come principale indagato nell'ambito dell'inchiesta sui tifosi.

Negli altri si parla di assassini in libertà e di pedofili trattati meglio degli ultrà che sarebbero considerati il male maggiore della nostra città.

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