Cronaca
Venerdì 17 Giugno 2011
Tornano i cartelli «Bèrghem»:
Il Comune: pagati da un donatore
A volte ritornano. Magari con fattezze diverse, ma comunque ritornano. Sono i cartelli «Bèrghem». Nell'estate 2004, dopo nemmeno due mesi dall'insediamento a Palafrizzoni, la Giunta Bruni li aveva levati d'imperio approfittando del Ferragosto.
A volte ritornano. Magari con fattezze diverse, ma comunque ritornano e con un messaggio inequivocabile: Bèrghem. Già, loro: i cartelli stradali in dialetto. Nell'estate 2004, dopo nemmeno due mesi dall'insediamento a Palafrizzoni, la Giunta Bruni li aveva levati d'imperio approfittando del Ferragosto: per rimetterli al loro posto quella Tentorio ci ha impiegato due anni. Alla chetichella, e con qualche mistero di troppo.
Negli uffici che si occupano della segnaletica non sanno nulla dei nuovi cartelli su fondo marrone comparsi nei giorni scorsi in diversi ingressi della città: via Zanica, via Lunga, la Briantea, via Autostrada, solo per citarne alcuni.
In compenso giurano che quelli fatti togliere da Bruni sono ancora al loro posto. In magazzino. Anche ai Lavori pubblici cadono letteralmente dalle nuvole: nessuna disposizione in materia, nessun capitolo di spesa a riguardo. Si mormora che la posa sia stata effettuata da personale dell'Edilizia, ma sono solo voci. Come quelle che dietro il progetto ci sia la Lega. Che i cartelli se li sarebbe pagati da sola.
Alla fine a sgombrare il campo da ogni equivoco ci pensa Alessio Saltarelli, assessore ai Lavori pubblici: «Non li ha pagati la Lega» assicura. Quindi il Comune. «No, nemmeno il Comune». Oddio, non sarà stato Babbo Natale? «Diciamo che è stato un donatore vicino al movimento (la Lega - ndr) che si è offerto di darci questi cartelli: sono una trentina in tutto, e ne abbiamo finora posizionati una decina».
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