Uccide una 36enne di Osio Sotto
Lanzarote, in carcere il compagno

Una 36enne di Osio Sotto, Mara Serighelli, impiegata in una pizzeria, è stata trovata morta nella mattinata di mercoledì 12 ottobre nel Comune di Tias, a Lanzarote, nelle Canarie. Sarebbe stata uccisa dal compagno, un senegalese. L'uomo si è costituito al commissariato di Puerto del Carmen.

Le ha stretto attorno al collo un cavo elettrico fino a strangolarla, mentre lì, accanto al letto dove si consumava la tragedia, c'era la figlia della vittima, di soli due anni, che ha assistito all'omicidio della mamma, Mara Serighelli, 36 anni, di Osio Sotto. L'omicida, il compagno della vittima, ha poi raggiunto la stazione di polizia portando con sé anche la bambina e si è costituito.

Il dramma si è consumato martedì mattina alle Canarie, dove la bergamasca viveva da qualche anno e dove lavorava in una pizzeria di Tias, a Lanzarote. Il compagno della donna, un senegalese di 31 anni risultato irregolare sul territorio spagnolo, è stato tratto in arresto con l'accusa di omicidio. La bambina è stata affidata ai Servizi sociali dell'isola.

Mara Serighelli abitava nella località Rociega di Puerto del Carmen, a pochi chilometri da Tias e da Arrecife, il centro principale dell'isola spagnola. Con lei vivevano la figlia di due anni e il compagno di origine senegalese: l'uomo si trovava in territorio spagnolo da almeno tre anni, come ha poi accertato la polizia dell'isola, ma non aveva i documenti in regola per il soggiorno. Alle 8,30 di martedì mattina (le 9,30 in Italia) il nordafricano si è presentato al commissariato della guardia civil di Puerto del Carmen. Con lui c'era la bimba di due anni. Ai poliziotti ha raccontato di aver ucciso la compagna, strangolandola con un cavo elettrico.

Il delitto si sarebbe consumato martedì mattina, anche se già nella notte precedente, stando al racconto di un vicino, il compagno della bergamasca era apparso piuttosto nervoso. Forse all'origine del dramma potrebbe dunque esserci un litigio, poi degenerato. Tuttavia gli stessi abitanti della zona, che conoscevano sia Mara sia il compagno, non li avevano mai visti litigare: sembrava una coppia tranquilla. Non risultano infatti nemmeno denunce sporte dalla trentaseienne contro il compagno per maltrattamenti o altro. Non è invece ancora chiaro se il senegalese fosse già conosciuto dalla guardia civil anche per altri motivi oltre al suo stato di clandestinità.

In serata la questura si è messa in contatto con i genitori di Mara, che vivono in via Verdi, al civico 4, di Osio Sotto. La trentaseienne si era trasferita da qualche anno nell'arcipelago spagnolo, dove aveva trovato lavoro in una pizzeria che si trova nella zona turistica di Tias, non distante dalla casa che divideva con il compagno. È probabile che, terminati gli accertamenti di legge e ottenuto il nulla osta dalla magistratura spagnola, i familiari vogliano riportare Mara in Italia e occuparsi della nipote.

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